Nel 2015, stando a quanto riportato sul sito della rivista inglese Autocar, Toyota ritornerà nel campionato mondiale WRC di rally con il modello GT86. La vettura sarà allestita da TMG, ovvero la divisione ufficiale Toyota Motorsport GmbH che ha sede a Colonia, in Germania. Questa mossa dovrebbe consentire al costruttore giapponese di rinvigorire le vendite della Toyota GT86, soprattutto sul mercato europeo. Infatti, la coupé della casa di Nagoya sta registrando numeri di vendita al di sotto delle aspettative, nonostante l’auto sia stata sviluppata in sinergia con la consociata Subaru che propone la gemella BRZ. Toyota cercherà di replicare i fasti degli anni ’90, periodo in cui ha dominato il campionato rally con la coupé Celica, antenata dell’attuale GT86. Tuttavia, un’operazione di questo tipo non è, al giorno d’oggi, garanzia di successo anche nelle vendite, dato che anche altre case automobilistiche sono entrate nel campionato mondiale WRC di rally e nel campionato mondiale WTCC di superturismo per motivi di marketing e immagine, ma quasi sempre senza ritorno economico dal punto di vista commerciale, come accaduto invece negli anni ’80 per Audi con la coupé Quattro a trazione integrale, per Peugeot con la 205 e, soprattutto, per Lancia con la mitica Delta.

Ad esempio, quest’anno il campionato mondiale di rally è stato conquistato da Volkswagen con la Polo, ma la utilitaria di Wolfsburg chiuderà il 2013 con vendite inferiori alle concorrenti Renault Clio, Peugeot 208 e Ford Fiesta sul mercato europeo. Il brand Mini, invece, ha abbandonato la scena agonistica per scarsi risultati, nonostante l’apparentamento col team Prodrive che portò al successo la Subaru Impreza negli anni ’90, ma il modello Countryman non ne ha risentito sul piano commerciale perché le vendite vanno a gonfie vele. D’altro canto, Citroen non ha avuto tanti benefici dal dominio assoluto in questa disciplina con i 9 titoli mondiali conquistati dal pilota Sebastien Loeb nell’ultimo decennio, dato che la Xsara ormai non la ricorda più nessuno, la C4 Coupé non è stata riproposta sul mercato e la DS3 vende più per il fatto di essere un’auto alla moda ampiamente personalizzabile che per le doti di vettura dal carattere sportivo.

L’anno prossimo, Citroen debutterà nel campionato mondiale di superturismo, con il fedele Loeb al volante della berlina C-Elysee, nemmeno commercializzata sul mercato francese. Altri costruttori in passato hanno investito anche nel WTCC per creare un’immagine sportiva dei propri modelli, ma così non è stato. Infatti, Seat ha dominato nelle stagioni 2008 e 2009, umiliando la blasonata BMW Serie 3 con la Leon TDI diesel, ma ciò ha avuto poche ripercussioni sulle vendite del relativo modello. Successivamente, il campionato WTCC è stato dominato da Chevrolet con la Cruze che, nell’immaginario collettivo europeo, resta sempre un’auto da famiglia, scelta più per la versatilità che per i successi in campo agonistico. Quest’anno, invece, il campionato mondiale di superturismo è stato conquistato dalla compatta Honda Civic, le cui vendite nel Vecchio Continente rappresentano solo un decimo dei numeri registrati dalla Volkswagen Golf, leader sia del segmento C che di tutto il mercato europeo.

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