Berlusconi ha sicuramente dei momenti di pazzia e di follia, come tutti i narcisisti scompensati. E’ un disturbo che si può curare con un anno o un anno e mezzo di cura psicoterapeutica. Quante sedute? Una alle settimana, seriamente con molta pazienza e umiltà”. Sono le parole dello psicoterapeuta Luigi Cancrini ai microfoni de “La Zanzara”, su Radio24. “Berlusconi” – spiega – “va aiutato. Bisogna voler bene al bambino piccolo e spaventato che sta dietro queste grandi corazze narcisistiche e a queste pazzie dell’adulto. Quando lui ha fatto tutto quel casino, la telefonata alla polizia, la nipote di Mubarak, tutte le donne intorno, non era “compensato”, non era “compos sui”. Ha fatto una serie di stupidaggini, e penso che quando lui si guarda indietro, se ne rende conto”. L’editorialista dell’Unità afferma che il Cavaliere è affetto dal cosiddetto “scacco narcisistico”: “Berlusconi sta vivendo un disturbo narcisistico di personalità, quindi è tutta centrato sulla sua immagine, che ora sta vivendo un momento in cui la realtà gli si mette contro, perché questa immagine gli viene clamorosamente contraddetta. Quando certe persone, già dotate di tratti narcisistici, si trovano in una posizione di grande rilievo, il narcisismo si aggrava”. E aggiunge: “La persona viene lentamente circondata da persone che hanno interesse ad adularlo e da persone che sono invece sinceramente affascinate da lui. Entra quindi in un vortice e non vede più la realtà. Per uscire dal tunnel è necessario lo scontro con la realtà. Quindi, oggi, dopo la decadenza” – prosegue – “lui potrebbe trovare forse un aiuto terapeutico. Fino a che Berlusconi non si scontra con la realtà, anche incontrando una depressione, difficilmente accetterà l’idea di entrare in una terapia. Ha bisogno di un lavoro psicoterapeutico, non però farmacologico”. E sui falchi del Pdl osserva: “Si dividono in due categorie: quelli innamorati di lui, come Sandro Bondi, che mi fa sempre pensare all’estasi di Santa Teresa. E poi ci sono quelli come Denis Verdini che approfittano del potere del capo e si muovono con intelligenza dietro di lui, prendendo quello che si può prendere” di Gisella Ruccia

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