“Qui non manca niente: è contaminata l’aria, la terra, l’acqua. Abbiamo le industrie, gli inceneritori e i rifiuti”. Olga Kozarova, volontaria di Legambiente, elenca le criticità ambientali della Valle del Sacco, una conca circondata da montagne che include diversi paesini della provincia di Frosinone, ormai nota come la “Valle dei veleni”. Causa ed effetto dell’inquinamento è il fiume Sacco che attraversa il territorio. “Ci sono più di 80 sbocchi industriali nel fiume. Tutto intorno è terra bruciata, non si può più pascolare o coltivare”. Oltre alla concentrazione di industrie, nella valle c’è il problema dei rifiuti. “Qui si aspetta che tutto venga fuori – continua Olga – sappiamo che si è interrato di tutto mentre si costruiva la terza corsia dell’autostrada. In pratica prima hanno riempito Valle del Sacco e poi si sono spostati a Caserta“. “Uno studio ha fotografato la situazione prima e dopo la costruzione di inceneritori – spiega Alberto Valleriani della Rete per la Tutela della Valle del Sacco – stimando un aumento di malattie dell’apparato respiratorio”. “Noi sappiamo di essere inquinati – chiosa Anna Natalia del Coordinamento Ambientale di Anagni – ma adesso vogliamo che si individuino i responsabili, che le aziende agricole vengano risarcite e soprattutto che si avvii la bonifica e la prevenzione perché questo territorio deve uscire dalla sua dannazione”  di Enrico Fierro e Annalisa Ausilio

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