L’ossessione del paesaggio urbano, tra aree industriali dismesse, in cui percepire il segno della transizione e dell’incessante trasformazione urbana, e landscapes mozzafiato, sospese tra sguardo metafisico e cura maniacale dei particolari: foto che appaiono a tratti come fondali scenici, se è vero, come egli stesso ebbe a dire della sua fotografia e del suo soggetto prediletto, che “la città è il teatro dove si svolge il ritmo dell’identità urbana”.

A pochi mesi dalla sua scomparsa lo scorso febbraio la Galleria Civica di Modena dedica la mostra “Gabriele Basilico nella collezione della Galleria Civica di Modena” al grande fotografo milanese. Curata da Silvia Ferrari, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia Romagna e in collaborazione con Giovanna Calvenzi, la mostra documenta attraverso una novantina di immagini il lavoro di uno dei più noti interpreti della fotografia di paesaggio in Italia. La consuetudine di Basilico con la terra emiliana data al 1978, quando fu incaricato dal mensile “modo” di compiere un’indagine fotografica nel mondo delle discoteche emiliane. Ne venne fuori un reportage su quella che poi fu definita la “Nashville italiana”, raccolto in trecento chilometri di strade, da Reggio Emilia a Ravenna.

Di quell’affresco oggi sono presenti in mostra a Modena una selezione di una ventina di immagini. Accanto ad esse una serie di immagini che Basilico realizzò su commissione: “Gli occhi sulla città“, che condusse insieme a Olivo Barbieri e Mimmo Jodice nel 1994 su incarico del Comune di Modena, “L.R. 19/98. La riqualificazione delle aree urbane in Emilia Romagna” del 2001, promossa dalla Regione Emilia-Romagna e dall’IBC, Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, che documenta le aree dismesse, quasi sempre ai margini della città storica, ex acciaierie, ex fonderie, ex mercato bestiame, ex vinacce –esemplare ricognizione delle trasformazioni urbane– e infine quella del 2011, scaturita dalla convenzione tra Comune di Modena e IBC, come parte del volume “Città e architetture. Il Novecento a Modena”, curato dall’Ufficio Ricerche e Documentazione sulla Storia Urbana del Comune di Modena in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, come strumento di lettura e comprensione della relazione fra architetture e spazio urbano nel secolo scorso. Di quest’ultima indagine sul territorio saranno presentate 25 fotografie, oggi esposte per la prima volta. In mostra anche cinque opere di grande formato, vedute urbane di città europee (Bilbao, Porto, Genova, Milano e Dieppe) realizzate fra gli anni Ottanta e Novanta.

Il progetto poi si arricchisce grazie alla collaborazione della Fondazione Fotografia, che ha prestato cinque opere di grande formato, vedute urbane di città europee (Bilbao, Porto, Genova, Milano, Dieppe), realizzate tra gli anni ’80 e ’90, ed il documentario “Gabriele Basilico” realizzato dalla casa di produzione bolognese Giart con il patrocinio della Cineteca di Bologna. Tutte le informazioni su mostra e orari sono reperibili sul sito www.galleriacivicadimodena.it.

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