C’è chi come Sandra offre lavaggio e messa in piega per un pernottamento in mezza pensione a scelta tra Liguria, Toscana e Valle d’Aosta. Chi, come Adriano, opta per la tecnologia mettendo a disposizione un iPod e chi, come Cristina, più pragmaticamente è pronta a rimboccarsi le maniche e dare una mano in cucina o nelle pulizie. Sono solo alcune delle ultime proposte giunte da viaggiatori di ogni età e provenienza che desiderano approfittare delle possibilità offerte dalla Settimana del baratto, che quest’anno si celebra dal 18 al 24 novembre. L’iniziativa, giunta alla sua quinta edizione, è organizzata dal portale bedandbreakfast.it e prevede uno scambio tra le strutture ricettive aderenti e i turisti in modo da poter organizzare un soggiorno soddisfacente per albergatori e clienti senza alcun passaggio di denaro. E sarà forse per la crisi che sembra stia finendo ma senza fretta, per curiosità o per una naturale inclinazione a risparmiare, ma col passare degli anni il successo della manifestazione continua a crescere, tanto che per l’edizione 2013 sono oltre 2.100 i B&B partecipanti.

Il meccanismo è semplicissimo. Basta entrare nel sito dell’iniziativa e trovare l’occasione che fa al caso vostro ricercandola secondo un criterio territoriale, consultando la “Lista dei desideri” delle varie strutture che comprende i beni e i servizi ai quali i diversi albergatori sono interessati o inserendo direttamente la propria proposta di baratto nel sistema e attendendo poi una risposta positiva da qualche bed & breakfast. Per quanto riguarda le richieste dei B&B (oltre 800 dei quali valutano proposte di baratto anche nel restante periodo dell’anno) a dominare sono gli scambi di ospitalità alla pari in altri luoghi d’Italia, opere di ristrutturazione e miglioramento delle strutture, servizi di comunicazione (video o immagini degli alberghi a fini promozionali o realizzazione e gestione di siti web o pagine sui social network). Richieste in parte coincidenti con le offerte dei viaggiatori, che spesso però propongono anche prodotti enogastronomici e sfruttano la loro particolari competenze mettendo a disposizione corsi di ogni tipo (si va dal ballo allo yoga fino agli strumenti musicali). Ma se queste prestazione non rientrano nelle vostre corde non disperate, perché non mancano richieste (e offerte) ancora più originali che spaziano dai capi di bestiame ai quadri fino a un bel corso di educazione cinofila per il vostro compagno a quattro zampe.

www.puntarellarossa.it

Articolo Precedente

Vini: l’anima artigianale di un pugno di Pecorino

next
Articolo Successivo

Walmart sotto accusa: colletta alimentare tra dipendenti per il Ringraziamento

next