“Noi lottiamo contro le discriminazioni. Non possiamo subire e rimanere in silenzio”. Ebla Ahmed ha 34 anni, è nata in Italia da padre yemenita. Fa l’avvocato e con un gruppo di amici ha dato vita a ‘Senza veli sulla lingua, un’associazione che lotta contro la violenza sulle donne. Il gruppo è attivo già da un mese e ha dato assistenza ad alcune ragazze, ma la presentazione al pubblico è prevista per giovedì 21 novembre. Ed è qui che la faccenda si complica e ‘Senza veli sulla lingua’ diventa, suo malgrado, una questione politica.

“Un mese fa eravamo in cerca di una sala – dice Ahmed – e un amico ci ha segnalato il nome di Mariella Bocciardo”. Bocciardo è una ex deputata: nel suo curriculum due legislature con Forza Italia e Pdl e soprattutto un matrimonio, concluso, con Paolo Berlusconi. “Al primo incontro mi ha fatto subito una buona impressione – racconta Ahmed – Si è detta disponibile ad aiutarci con la sala e noi abbiamo acconsentito a farla madrina dell’evento. Abbiamo però messo subito in chiaro una cosa: scegliamo te solo in quanto donna”.

Inizia un fitto scambio di mail, nel giro di una decina di giorni, tra la giovane e l’ex parlamentare. La presentazione sarà nella sede di Regione Lombardia, avrà come titolo ‘Donna domani‘ e sarà introdotta da una relazione di dieci minuti di Bocciardo su una sua proposta di legge per rendere più severe le pene per le violenze di genere. Poi interverranno solo esponenti di ‘Senza veli sulla lingua’. Pochi giorni dopo Ahmed cambia idea: “Ho pensato che fosse opportuno estendere l’invito alle cariche istituzionali della Lombardia e di Milano. Anche per una questione di par condicio”. I nomi individuati sono quelli degli assessori regionali Maria Cristina Cantù e Mario Mantovani (centrodestra) e dell’assessore comunale Pierfrancesco Majorino (centrosinistra).

Bocciardo fa però sapere che non è d’accordo e che è meglio evitare di coinvolgere altre persone. Ebla non condivide, ma accetta e le propone di tornare alla scaletta iniziale. Tutto avviene tramite email: la più importante è quella del 27 novembre. L’ex deputata conferma ufficialmente la disponibilità a usare la sala Pirelli della Regione. Tra i relatori, aggiunge, ci sarà anche la consigliera regionale Anna Lisa Baroni (Pdl), la persona che ha fatto richiesta degli spazi. Ma come? Non si era detto nessun altro esponente politico? “Io faccio sapere a Mariella che Baroni può al più fare i saluti istituzionali – racconta Ahmed – oppure avremmo dovuto coinvolgere gli altri: avevamo paura di politicizzare l’evento”.

Tutto tace per qualche giorno, fin quando Bocciardi fa sapere che senza Baroni non se ne fa nulla. “Mi dice anche che, vista la nostra insistenza a non farci etichettare, la sua presenza come vice coordinatore vicario lombardo del Pdl-FI era fuori luogo”. Poi saluta e augura buona fortuna. Nei giorni successivi, dicono i ragazzi di ‘Senza veli sulla lingua’, nessuna risposta alle mail né agli sms, tanto meno al telefono. A pochi giorni dall’evento, con i volantini stampati e 200 invitati, la presentazione dell’associazione non ha più un dove. “E’ una vergogna – conclude Ahmed – Non è possibile farci perdere del tempo prezioso e liquidarci così. Da quando essere apartitici è una colpa? Meno male che era una donna in prima linea”.

IL DISOBBEDIENTE

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