Polemica in più match nel corso de “L’aria che tira”, su La7, tra Andrea Scanzi e i senatori Valeria De Fedeli e Paolo Naccarato, rispettivamente del Pd e di Ncd. Il primo atto si registra tra il giornalista de “Il Fatto Quotidiano”, e la vicepresidente del Senato, a seguito delle parole del primo su D’Alema. “Ogni volta che lo vedo” – esordisce Scanzi, che analizza anche la figura di Matteo Renzi – “sono affascinato dal suo desiderio di disintegrare cosa resta della sinistra. E’ un uomo che praticamente non ha indovinato niente negli ultimi 20 anni, ma continua a sbagliare sostanzialmente tutto”. “Non mi piace quando si utilizza D’Alema per dire che c’è il vecchio” – ribatte la De Fedeli – “La maggioranza di questo Paese e dell’Europa è fatta di ultraquarantacinquenni e cinquantenni, persone che hanno anche loro problemi, e questa modalità di confronto tra generazioni non è rispettosa della storia”. La discussione verte poi su Giorgio Napolitano, pervicacemente difeso dalla senatrice del Pd e da Naccarato, che invocano l’esemplare senso di responsabilità del Capo dello Stato. Non può mancare il caso Cancellieri, sul quale il giornalista del Fatto è estremamente critico: “In un Paese normale si sarebbe già dimessa. Le sue telefonate sono moralmente imbarazzanti per un ministro della Giustizia”. E sottolinea: “Come si fa in un Paese democratico sentir dire da molti esponenti del Pd che la mozione del M5S potrebbe piacere, ma è non può essere votata perché è stata proposta dal M5S? E’ la stessa cosa che venne detta ai tempi di Rodotà”. La De Fedeli difende la Cancellieri, ma Scanzi fa notare l’inaccettabilità morale delle mancate dimissioni. “Non succede facilmente che un ministro della Repubblica arrivi in una sede istituzionale dicendo di aver sbagliato. Non essendoci altri elementi, non abbiamo promesso le dimissioni. Rientra la soggettività, la Idem ad esempio ha fatto un passo indietro”. Interviene anche Naccarato che con enfasi ribadisce l’urgenza della sopravvivenza del governo, in vista delle riforme: “Bisogna fare le riforme e questa è un’occasione irripetibile. Se noi sprechiamo questa occasione, il Paese andrà malissimo”. Scanzi sorride e replica: “Sono anni che si sente questo refrain, ma poi chi lo fa questo governo? Chi dovrebbe fare queste riforme? Letta con Alfano? Questi grandi fenomeni? E’ già un miracolo che fate la legge elettorale che non volete fare”. Il dibattito prosegue con gli stessi toni veementi anche sulla posizione di Beppe Grillo nei confronti del porcellum

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