Christiane Taubira, ministro francese della Giustizia, di pelle nera, ritorna di nuovo nel mirino del razzismo più becero, nonostante sia già intervenuto anche il presidente François Hollande a difenderla. Stavolta è stato il settimanale di estrema destra, Minute, a sferrare il suo colpo. Nell’edizione appena uscita, la foto del ministro appare in copertina. Con la scritta: “Furba come una scimmia, Taubira ritrova la tua banana”.

La vicenda Taubira corre in Francia quasi parallela alle simili vicissitudini che riguardano Cécile Kyenge in Italia. Le reazioni, comunque, a Parigi non si sono fatte attendere. Il premier Jean-Marc Ayrault ha deciso immediatamente di querelare la direzione del settimanale presso la Procura di Parigi, “perché questi fatti sono suscettibili di costituire un‘infrazione in quanto ingiuria pubblica a carattere razzista“. Manuel Valls, ministro dell’Interno, ha sottolineato che “il governo sta studiando come agire contro la diffusione della pubblicazione”. Insomma, l’obiettivo è il ritiro di Minute dalle edicole, sebbene non sia facile realizzarlo.

Intanto, ovviamente, la rete si è scatenata: in ogni direzione, come sempre. Va, comunque, sottolineato che la Taubira, che pure è il ministro simbolo della legge sul matrimonio gay e che nell’esecutivo rappresenta uno degli elementi più a sinistra, viene difesa pure da tanti politici della destra. Valérie Pécresse, ad esempio, uno dei leader di spicco del partito di centro-destra, l’Ump, già ministro ai tempi di Nicolas Sarkozy, su Twitter dichiara: “E’ allucinante vedere degli insulti di questo tipo nei confronti di C. Taubira! Non condivido le sue idee ma ha tutto il mio sostegno contro questi attacchi”. La diretta interessata, il ministro della Giustizia, originaria della Guyana francese, non ha voluto commentare, precisando di non voler “far aumentare le vendite del settimanale del 10%”.

Minute, fondato nel 1962, dagli anni Settanta ha offerto il suo sostegno convinto al Front national, il partito di estrema destra, creato da Jean-Marie Le Pen e che ora si ritrova sotto la guida della figlia, Marine. Ma proprio lei in tempi recenti ha cominciato a prendere le distanze dal giornale, in particolare a partire dallo scorso gennaio, quando Minute pubblicò un’inchiesta sulla supposta esistenza di una lobby gay all’interno del Front. In quell’occasione Marine Le Pen (che non è ancora intervenuta sull’ultimo attacco alla Taubira) aveva definito Minute “uno straccio di giornale”. Tra le polemiche sono intervenuti anche i giornalisti del settimanale. Hélène Valette, portavoce di Minute, ha dichiarato : “Con questa copertina, ci prendiamo tutte le nostre responsabilità. E’ satirica. Nessuno si è scandalizzato così tanto con le prime pagine di Charlie Hebdo“, pubblicazione in odore di sinistra, che a più riprese ha pubblicato la “une” con forti provocazioni ai musulmani.

Per la Taubira attacchi di questo tipo non sono nuovi. A metà ottobre l’esponente del Front national, Anne-Sophie Leclere, candidata alle prossime elezioni comunali a Rethel, nell’Est della Francia, aveva postato su Facebook un fotomontaggio con una scimmia e la scritta “a 18 mesi” e accanto l’immagine della Taubira. Marine Le Pen l’aveva subito sospesa dal partito. Poi altri fatti dello stesso tipo sono avvenuti, sulla rete, ma non solo. Pochi giorni fa per strada un gruppo di bambini, aizzati dai genitori, contrari al matrimonio gay, hanno urlato contro la Taubira, che passava lì davanti, la frase: “Scimmia, mangia la tua banana”.

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