Quattro giorni di eventi per parlare di giornalismo, tra ospiti d’eccezione e testate locali. Sta per prendere il via a Varese la seconda edizione di GlocalNews, progetto ideato dallo staff di Varesenews, una vera icona nel panorama delle testate locali online. Dal 14 al 17 novembre, saranno 41 le iniziative ospitate in varie location della città lombarda, tra incontri, workshop, laboratori per studenti, spettacoli e momenti di incontro che richiameranno in città 130 relatori in rappresentanza di un centinaio di testate (locali e non). 

“Per stile non ci piace scimmiottare altri eventi, non servirebbe a nessuno”. Marco Giovannelli, direttore di Varesenews mette subito in chiaro che Glocalnews non è in concorrenza con altri festival di giornalismo, ma si propone di riempire un vuoto: “Tutti dicono che il futuro è del local però poi si schifano quando si tratta di confrontarsi con il locale, nessuno ci crede molto. Non esiste un luogo di riflessione che metta al centro tutta la dinamica local”. Insomma, nessuna volontà di fare le scarpe al festival di Perugia, che proprio quest’anno ha conosciuto uno dei suoi momenti più difficili: “Perugia resta un faro – dice Giovannelli – ma fa un’altra cosa. Loro mettono in campo un evento molto grande che si rivolge alle grandi testate, noi vogliamo fare un altro lavoro. Vogliamo mettere insieme l’eccellenza puntandola sul locale, cosa che a Perugia non interessa”.

Così dall’anno scorso ci ha pensato Varesenews, testata che vanta oltre 15 anni di esperienza in rete e che è riuscita a catalizzare attorno a se l’attenzione di molti operatori del settore, perché a volte “le risposte le trovi nei piccoli”. Infatti, uno degli obiettivi di questa manifestazione è quello di trovare una risposta alla madre di tutte le domande: come si esce dal corto circuito dell’informazione? Nuovi media e crisi hanno ormai definitivamente intaccato un modello di business che stava in piedi da sempre, ora si tratta di venirne fuori: “Nessuno ha la presunzione di dire come si faccia – spiega il direttore – ma forse le risposte possono arrivare anche dai piccoli, ponendo l’attenzione sul qui e ora”.

Così è il giornalismo stesso a finire al centro dell’attenzione e, secondo Giovannelli, vale la pena di correre il rischio di parlarsi un po’ addosso. Il settore è in evoluzione, in profondo mutamento, e da qualche anno è in cerca di un modello capace di traghettare le aziende editoriali in acque sicure. Così vale la pena mettere a confronto esperienze e condividere soluzioni, per arrivare a una sintesi efficace. Oltre agli incontri per addetti ai lavori, non mancano occasioni di confronto e apprendimento su temi pratici, diversi i workshop attraverso i quali scoprire strumenti necessari ad affrontare con maggiore consapevolezza i principali social network e acquisire gli strumenti per sopravvivere nell’era del citizen journalism (tra web reputation, blogging e bufale).

Per una testata locale organizzare un evento di questo tipo rappresenta senza ombra di dubbio uno sforzo notevole. Perché investire risorse ed energie su un evento che certo non porta un ritorno economico? “ “Tra sponsor privati e il sostegno della Camera di Commercio riusciamo a creare un evento sostenibile che è un’occasione di cultura per noi e per la città – continua Giovannelli -. Va detto che creiamo un’occasione per la nostra città. Portiamo qui 140 speaker, occupiamo 130 camere d’albergo e un movimento di 300 giornalisti. Il ritorno per noi non è prettamente economico, ma è la grande occasione di formazione e crescita anche in termini di autorevolezza”.

Si parte giovedì mattina con un incontro sulla memoria dedicato ai ragazzi delle scuole superiori e nel pomeriggio si entra nel vivo dell’evento che culminerà sabato sera con lo spettacolo Anche le comunità nel loro piccolo si incazzano, un evento speciale con Gino&Michele e Gioele Dix.

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