Spesso si discute di come per combattere l’evasione fiscale sarebbe opportuno dare la possibilità ai consumatori di “scaricare” gli scontrini dalla propria dichiarazione dei redditi. In pratica lo scontrino fiscale (oggi inutilissimo per il consumatore) acquisterebbe un valore economico e tutti lo pretenderebbero al momento di qualsiasi acquisto. Tuttavia non sembra un’idea che fa tanta breccia tra politici ed istituzioni, probabilmente perché di difficile attuazione. 

Ebbene, c’è un giovane e virtuoso Stato centro-europeo che ha attivato una alternativa efficace e di semplice applicazione. Si tratta della Repubblica Slovacca, dove il mese scorso è avvenuta la prima estrazione della lotteria nella quale i biglietti erano proprio gli scontrini che i cittadini hanno ricevuto dai commercianti al momento degli acquisti e caricato sull’apposito sito web.

Il funzionamento è semplice, compri e “pretendi” lo scontrino, poi carichi il codice scontrino (di qualsiasi tipo purché per acquisti di almeno un euro) sul portale ufficiale ed ogni 15 giorni ci sono le estrazioni. Montepremi totale 20.000 euro, premi da 100 a 10.000 euro. La prima estrazione è stata vinta da uno scontrino da 6 euro battuto nella città di Košice (seconda città slovacca dopo la capitale Bratislava) , il secondo premio (3.000 euro) da uno scontrino da poco più di un euro.

Il costo per lo Stato per il montepremi è veramente esiguo (considerando che la Slovacchia ha 5 milioni di abitanti, in Italia in proporzione dovrebbe essere 400.000 euro ogni 15 giorni) e grazie agli scontrini in più battuti si rientra facilmente. Sempre facendo qualche proporzione, se il sistema avesse in Italia lo stesso apprezzamento da parte dei cittadini, avrebbe circa 5 milioni di persone per ogni estrazione che caricano gli scontrini (la Slovacchia ha 20 volte meno il numero di abitanti e 250.000 partecipanti medi ad estrazione).

In Italia oltre al diretto vantaggio della lotta all’evasione ci vedrei un altro punto positivo: gli appassionati di lotto e lotterie non si rovinerebbero con i gratta e vinci da 5, 10 o 20 euro ma si potrebbero accontentare di caricare sul web decine di scontrini (che non gli costano nulla). Ma a voler essere maligni si potrebbe pensar male, cioè che la vendita dei gratta e vinci sia prioritaria e più vantaggiosa rispetto alla lotta all’evasione ed il sempre citato “gioca con moderazione”…

Che ne pensate?

Marco Fattizzo

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