Quest’anno il festival dei Beni confiscati alle mafie che si terrà a Milano è dedicato a Lea Garofalo, la testimone di giustizia rapita e uccisa nel 2009 per aver denunciato i crimini del clan Cosco, a cui il compagno Carlo apparteneva. Da venerdì 8 novembre a domenica 10 sono in programma più di cinquanta eventi di musica, arte e cultura.  Mentre gli spazi confiscati ai boss della criminalità organizzata – per lo più appartamenti e negozi riassegnati per uso sociale – saranno aperti al pubblico. La Lombardia e Milano sono tuttora ai primi posti in Italia per numero di immobili e aziende confiscate alle mafio. I dati della Anbsc (Agenzia nazionale beni sequestrati e confiscati) sono chiari: quasi mille i beni sequestrati in Lombardia (quarta in Italia dopo Sicilia, Campania e Calabria e prima della Puglia), di cui la metà nella sola provincia di Milano. All’ombra della Madonnina, tra aziende e immobili, sono stati più di 450 i beni sequestrati. Inoltre, l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, ha attualmente in carico 118 unità immobiliari e ha appena chiuso due bandi per altri 13 beni (uno di 18 unità immobiliari) che saranno presto assegnati. 

“In questi luoghi oggi svolgiamo attività sociali, assistiamo persone in difficoltà, offriamo sostegno a chi ha bisogno – ha detto l’assessore – Il Festival sarà l’occasione per ricordare che la nostra città è stata territorio di attività illegali, ma che oggi più che mai intendiamo contrastare il rischio di nuove infiltrazioni mafiose, opponendo un’autentica cultura della legalità”.

 Il Festival dei Beni Confiscati (qui il programma) è promosso dal Comune di Milano, in collaborazione con Libera e dell’Anbsc e il sostegno di Fondazione Cariplo. Alla manifestazione parteciperanno oltre 80 tra attori, scrittori e musicisti, numerose associazioni, operatori e volontari tra cui i “cuochi sociali” che cucineranno gratuitamente in alcuni dei beni aperti al pubblico. Tra loro anche lo chef professionista, Pietro Parisi che arriverà da Napoli per offrire il buffet in occasione di uno degli eventi inaugurali.

La manifestazione è in ricordo di Lea Garofalo. La sua testimonianza ha permesso di smascherare gli affari e i crimini della famiglia Cosco legata alla ‘Ndrangheta. Per questo nel novembre 2009, Lea venne rapita, torturata e uccisa, dal suo stesso compagno. Il suo corpo venne bruciato. Ma anche da morta, le sue dichiarazioni hanno contribuito a infliggere duri colpi alle ‘ndrine: poche settimane fa i carabinieri hanno arrestato 17 persone nel crotonese. Il 19 ottobre scorso, in piazza Beccaria a Milano, si sono tenuti i funerali civili alla presenza della figlia Denise, del sindaco Giuliano Pisapia, Don Ciotti e migliaia di cittadini. A Lea Garofalo il comune di Milano ha dedicato un giardino pubblico in via Montello.

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