Querelo Pif, perché ha detto cose false e ho tutti gli elementi per dimostrarlo. Col risarcimento danni devolverò i soldi al mio partito“. Così Vladimiro Crisafulli, segretario provinciale del Pd a Enna, commenta a “La Zanzara”, su Radio 24, l’applauditissimo intervento del regista Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, alla Leopolda con Matteo Renzi. L’ex Iena aveva duramente attaccato Crisafulli per i suoi rapporti con un boss mafioso di Enna, invitando il segretario Epifani a leggere la biografia di Pio La Torre e a cacciare a calci nel sedere l’esponente del Pd. “Non conosco assolutamente questo Pif” – dichiara l’ex senatore, escluso dalle liste alle elezioni dello scorso febbraio – “non è così noto come pensa di essere. Lui neanche sa chi è Pio La Torre. Questa gente che si sciacqua la bocca citando personalità sacre del mondo della sinistra dovrebbe prima capire chi erano”. Non tenero è il giudizio sul sindaco di Firenze: “Da me sono venuti i dirigenti siciliani del Pd che sostengono Renzi per chiedere il voto per lui alle primarie. Io avevo fatto un’altra scelta, che era quella di fare il segretario provinciale e fare da arbitro, ma visto che non ci tengono molto alla mia neutralità, dopo quello che è successo alla Leopolda, ho deciso di appoggiare Gianni Cuperlo“. E aggiunge: “Appena quei dirigenti hanno capito che non ero disponibile a sostenere Renzi, hanno cominciato a ‘grattarsi le spalle’. Crisafulli fa paura se si muove, perché ha consensi in Sicilia. A me comunque sta simpatico Renzi, non dice niente di interessante, ma lo dice bene“. L’esponente del Pd rincara la dose: “Quella vicenda di 13 anni fa è una cosa ridicola e obsoleta. Io da allora sono stato eletto tre volte. E siccome non mi arrendo, non me ne frega niente di quello che dicono loro. Non sono assolutamente disposto ad accettare lezioni da un Pif qualunque che non sa neanche di cosa parla. E nemmeno da Renzi“. Stizzite anche le parole su Marco Travaglio: “Lui mi definisce “l’amico del boss”? Fino a quando Travaglio parla male di me, vuol dire che abbiamo speranze di vincere le elezioni”. Crisafulli ribadisce di aver querelato “Il Fatto Quotidiano” e su Beppe Grillo asserisce: “E’ vero che guarda al popolo come me, ma io non condivido assolutamente la demagogia e il populismo. Non mi piace che dica che sono tutti uguali. Io non sono uguale agli altri, io sono una cosa diversa di Gisella Ruccia

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