“Mi hanno promesso un immobile confiscato alla mafia”. E’ in lacrime Giuseppe Ferrara, regista di 81 anni, al termine di una mattinata concitata. Per uno dei più importanti autori del cinema civile italiano, sue le pellicole “Il caso Moro” o “Cento giorni a Palermo“, è arrivato l’ufficiale giudiziario per eseguire lo sfratto per morosità. “Ad un certo punto non sono più riuscito a pagare l’affitto e questa è una realtà terribile ma spaventosamente vera”. Sotto la sua abitazione romana si sono dati appuntamento amici e colleghi per esprimere solidarietà: “Posso mettere un letto nel mio cinema così la gente può vedere come questo Stato riduce un autore cinematografico”, ironizza amaramente il regista Silvano Agosti. “Siamo riusciti ad ottenere dal proprietario dell’immobile una proroga di 40 giorni e il Comune si impegnerà a trovare una soluzione alternativa”, spiega l’assessore al Comune di Roma Daniele Ozzimo. “Credo alla promessa dell’assessore – dice Ferrara – Adesso c’è la possibilità di avere un appartamento vero dove non mi respingeranno come in questo caso”  di Annalisa Ausilio

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