“Il Lingotto ci ha fatto rientrare in fabbrica, ma non ci garantisce pari diritti delle altre sigle sindacali”. Così Maurizio Landini, segretario nazionale Fiom-Cgil, apre la due giorni che il sindacato metalmeccanico ha inaugurato ieri a Torino. Landini sottolinea come poca parte degli investimenti promessi da Fiat siano stati veramente erogati e che ci troviamo davanti alla possibilità che l’azienda abbandoni la produzione in Italia. Per il sindacalista un ruolo fondamentale lo dovrebbe svolgere il governo, che però non ha convocato i sindacati per l’incontro con i costruttori e che con “la manovra di questi gironi mostra una totale assenza di politiche industriali. Se si taglia il costo del lavoro, che in Italia è altissimo, bisogna assicurarsi che le ditte restino in Italia. Un operaio può avere 10 euro in più, ma soprattutto deve avere un posto di lavoro” di Cosimo Caridi
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