Manca poco al 15 novembre, il giorno in cui su molte strade della rete italiana diventeranno obbligatori gli pneumatici invernali o le catene da neve a bordo, fino al 15 aprile del 2014. Una normativa che aumenta la sicurezza sulle arterie gestite dall’Anas, ma che comporta un esborso per gli automobilisti. Trovare il giusto mezzo tra sicurezza e risparmio non è facile, ma con un po’ di attenzione, ogni automobilista può limitare la spesa senza rinunciare a nulla. In particolare, è necessario fare una premessa. Per essere in regola con la normativa, basterebbe avere un kit di catene nel bagagliaio, ma per viaggiare in sicurezza, le gomme termiche sono necessarie. Le catene, infatti, sono utili solo quando ci sono diversi centimetri di neve. Con pneumatici normali sono l’unica soluzione per affrontare un fondo nevoso, ma servono anche se si hanno quelli invernali, se si corre su una strada ghiacciata.

La spesa per un kit di catene è molto variabile. Si può partire da 30 euro per un set di bassa qualità, per superare i 500 per le catene ad ancoraggio frontale, adatte anche alle vetture cosiddette non catenabili, che non possono montare quelle tradizionali, come ad esempio molti veicoli sportivi. La soluzione economica in questo senso potrebbero essere le calze da neve. I prezzi partono da 60 euro, per superare i 100 nei casi di auto con pneumatici ribassati. Questa tecnologia, inventata dalla norvegese Autosock, però, è al centro di una battaglia legale in Italia per l’equiparazione alle catene, cosa già avvenuta in diversi Paesi europei, tra cui Francia e Germania.

Aumentando un po’ la spesa, per essere certi di circolare in sicurezza, è meglio scegliere le gomme invernali. Sono fatte con una miscela più morbida rispetto agli pneumatici normali, che garantisce alte prestazioni sotto i 7°C. Sull’asfalto normale possono ridurre lo spazio di frenata del 20%, sul bagnato del 30%, mentre sulla neve si arriva al 50%. Riconoscere questi pneumatici è semplice: basta guardare sul bordo della ruota, dove devono esserci incise le lettere M+S (Mud and snow, in italiano fango e neve), che certificano l’omologazione dello pneumatico. Ci può essere, inoltre, un logo con una montagna a tre cime, che indica oltre alla mescola dedicata, una scolpitura apposita per massimizzare il grip anche su neve e ghiaccio, e che hanno superato dei test dedicati.

Per queste gomme, si possono spendere 40 euro a pneumatico, comprandole su internet, ma il risparmio su questi prodotti, spesso di marchi cinesi, si traduce in standard di sicurezza più bassi rispetto alle prestazioni garantite dalle gomme europee, giapponesi o americane. In questo caso, i prezzi salgono a seconda della misura, e per un ‘treno’ di alta qualità con raggio di 15 pollici, da montare su un’utilitaria, si superano i 250 euro. A questi costi, va aggiunto il prezzo del montaggio dal gommista, che se dovesse comprendere anche lo stoccaggio del treno di gomme estive, arriva a 100 euro. Montare le gomme termiche, insomma, ha un prezzo piuttosto alto. Per chi non vuole rinunciare alla sicurezza, ma senza spendere troppo, il compromesso sono le gomme quattro stagioni. Non garantiscono le prestazioni degli pneumatici invernali, ma sono adatte a chi usa l’auto principalmente in città. Un set di gomme per un’utilitaria, montaggio compreso, costa circa 30 0 euro. E una volta montati gli pneumatici All season, l’unica preoccupazione per la sostituzione diventa l’usura.

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