“Votare il Pd la prossima volta? Chi lo sa, tutto è possibile”. E’ la risposta che Adele Gambaro, l’ex M5S che ha fondato il Gap (Gruppo Azione Popolare), dà a Lilli Gruber durante la trasmissione “Otto e Mezzo”, su La7, circa un suo voto futuro al Pd. “Matteo Renzi mi piace” – continua la parlamentare – “lo sto osservando, mi sembra una novità, ha un linguaggio molto nuovo, diverso, dinamico. Poi ha un partito forte dietro che lo sostiene e questo è importante”. E sottolinea che è in disaccordo con Andrea Scanzi, in collegamento da Alassio. Il giornalista de “Il Fatto Quotidiano”, infatti, afferma che Renzi è una sorta di “rottamatore blando” ed è percepito come tale soprattutto dagli elettori “under 30”: “C’è il Renzi che è contro D’Alema, poi c’è il Renzi che improvvisamente è d’accordo con D’Alema, c’è il Renzi che dispensa “le praline dell’ovvio”, per citare Maurizio Crozza. C’è il Renzi che scopre l’acqua calda e c’è il Renzi iconoclasta. Io devo ancora capire qual è quello che vince”. E aggiunge: “Nel carro di Renzi sono saliti quasi tutti quelli che dovevano essere rottamati. E’ difficile rottamare un partito se hai accanto Franceschini e Fioroni. A sinistra, insomma, il cambiamento è sempre garbato, gentile, à la ‘non ci piace il Pd, però lo votiamo’. Vince sempre il meno peggio. Quelli che invece votano il M5S” – continua – “e in particolare gli “under 30” sono ragazzi che magari ideologicamente non hanno le idee chiarissime, ma vogliono un cambiamento duro, netto, definitivo”. L’altro tema affrontato è l’espulsione della Gambaro dal M5S e la sua fiducia al governo Letta. “Nel momento in cui ti fai eleggere un movimento che dice ‘tutti a casa ’” – osserva Scanzi, che si è sempre dichiarato contrario all’epurazione della senatrice – “e che Pd e Pdl sono la stessa cosa e poi voti la fiducia a Letta, automaticamente ti fai fuori, perché tradisci violentemente il mandato degli elettori. A quel punto, voti Brunetta, Capezzone, Boccia”. “Non mi sento arrivata a quel punto” – ribatte la Gambaro – “abbiamo votato la fiducia a Letta per non andare al voto con questa legge elettorale”

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