Sono scappati tutti dalla guerra. Sono partiti dalla Siria i 226 migranti sbarcati ieri sera a Reggio Calabria. Due pattugliatori della guardia di finanza li hanno intercettati a largo di Capo Spartivento. Erano stati avvistati poche ore prima dagli aerei delle Fiamme gialle mentre stavano per lasciare le acque internazionali per entrare nel territorio italiano. Erano a bordo di un peschereccio dove c’erano anche 79 bambini e 40 donne. Trasbordati sulle motovedette della guardia di finanza, sono arrivati al porto di Reggio dove, ad attenderli, c’era il procuratore aggiunto Nicola Gratteri che sta coordinando le indagini. Stando alle prime indiscrezioni sembrerebbe che i siriani abbiano raggiunto le acque italiane a bordo di una nave più grande, probabilmente un mercantile, che poi li ha abbandonati su un peschereccio prima dell’arrivo dei soccorsi. A proposito è stata aperta un’inchiesta e la guardia di finanza dovrà interrogare i migranti tratti in salvo, gli unici che possono fornire all’autorità giudiziaria il collegamento tra il peschereccio e la nave “madre”  di Lucio Musolino

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