Chiedo aiuto ai colleghi degli altri giornali e delle televisioni. Smettiamola di chiamarli “vittime del mare”. I migranti disperati che con i loro bambini nati o in procinto di nascere annegano sul fondo del Mediterraneo non sono vittime di un crudele capriccio delle onde o di una smania di traversata. Sono vittime di un’Europa egoista e stupida e di un’Italia vergognosa che ha lasciato via libera alla barbara superstizione della Lega di Bossi e Maroni, espressa bene dallo statista Bossi con la frase “föra di ball” e che è diventata, nel Paese governato da Berlusconi e da Alfano, la legge Bossi-Fini.

Ma prima di parlare di leggi, è bene parlare di fatti. Ecco un fatto: due notti fa, in un tragico naufragio (quasi 50 morti) narrato dai primi telegiornali di sabato, una mamma e un papà sono salvi in mare, in attesa di essere raggiunti dai soccorritori, e insieme tengono in alto, fuori dalle onde, la piccola figlia di pochi mesi. Ma sulla barca che sta affondano davanti a loro c’è l’altro loro bambino di tre anni. Li guarda, li chiama, li implora. Piange disperato, è già quasi sommerso, poi scompare nel mare, incredulo di essere stato abbandonato. Ma i suoi genitori, gridando e piangendo, non sono riusciti ad avvicinarsi e a prenderlo, stringerlo, salvarlo per il rischio di perdere la neonata. Potete, per un momento, immaginare queste vite e questa morte? Lo possono, lo vogliono, i membri e i leader del nostro Parlamento?

Due risposte ferme e tonanti sono giunte subito. La prima è di una voce autorevole del governo non eletto, sostenuto da una maggioranza non eletta per fare cose che non c’erano in alcun programma elettorale votato. Ha detto Algelino Alfano, vice primo ministro di questa Repubblica: “Abolire la Bossi-Fini è una declamazione demagogica. Non è che abolendo la Bossi-Fini si impediscono nuovi morti in mare. Noi vogliamo vedere gli aerei e le navi che proteggono la nostra frontiera (dunque strumenti di respingimento) e lo vogliamo perché questo è il modo migliore. Altrimenti continueremo sempre con degli inutili pianti”.

Non c’è un’opposizione per contestare questa frase incredibile, “inutili pianti” dopo che si è trovata la giovane donna che ha partorito 40 metri sotto il mare il suo bambino morto? Sì, c’è. È il Movimento Cinque Stelle. Due senatori di quel Movimento, Cioffi e Buccarella avevano appena fatto approvare in Commissione Giustizia un emendamento per l’abolizione del reato di clandestinità e stavano diventando gli eroi del momento perché avevano trascinato i voti degli esitanti, come tutto il Pd. Ecco, subito dopo, il comunicato di Grillo, leader extraparlamentare e fondatore di M5S: “Questo emendamento (abolizione del reato di clandestinità, ndr) è un invito agli emigranti del Medio Oriente e dell’Africa a imbarcarsi per l’Italia. Il messaggio che riceveranno sarà da loro interpretato nel modo più semplice: la clandestinità non è più un reato. (…) Quanti clandestini siamo in grado di accogliere se un italiano su otto non ha soldi per mangiare ?”.

I due sentimenti peggiori sembrano ispirare l’uomo del governo a ogni costo, e quello dell’opposizione totale. Il primo non vede alcun rapporto fra una legge che nega tutti i diritti, ignora la persona morale e giuridica che ha di fronte e vede solo un ingombro fisico da respingere con strumenti militari. Nel suo mondo gli aerei e le navi non vanno per salvare, vanno per respingere. Il secondo, che è stato pensato e immaginato come l’uomo che avrebbe condotto verso un mondo nuovo, ha fatto una brusca conversione a U verso un tetro passato di cose tristi, già viste, già dette che convenivano al basso voltaggio della cultura leghista ai tempi di Berlusconi.

Sorprende e imbarazza la modestia di una visione in cui, ignorando del tutto ciò che avviene in Somalia, in Eritrea, in Egitto, in Libia, in Siria, si immaginano “clandestini” (così vengono definiti prima ancora di partire) che si danno di gomito e passano parola: “Hai visto? in Italia non c’è più il reato di clandestinità”. Per molti c’era un futuro nel Movimento di Grillo, anche se non era stata calcolata per tempo la partecipazione di Casaleggio. Però come si fa a essere diversi quando si dicono esattamente le parole della Lega, e ci si trova ad avere identità di vedute con Angelino Alfano. Come si fa a non sapere che chi fugge dalle guerre (come i somali e gli eritrei salvati o morti in mare) hanno un diritto di asilo sacrosanto e secolare, che viene negato dalla imputazione (se si salvano) del reato di clandestinità?

Il Partito radicale (e alcune volte Andrea Sarubbi, Pd, e io con loro) ha più volte dimostrato e fatto documentare da avvocati, che l’80 per cento dei detenuti negli osceni “Centri di identificazione ed espulsione” sono legali (semplicemente gli hanno sottratto i documenti) o sono protetti dal diritto di asilo. Ecco che cosa è la legge di polizia Bossi-Fini integrata, quanto a persecuzione dei migranti, dal “Pacchetto sicurezza di Maroni”. Non si dovrebbe cancellare, con ripugnanza e disprezzo, tutto e subito? Solo Papa Francesco ha detto: “Siamo accecati. Non vediamo chi muore vicino”. E lo ha detto senza distinguere fra partiti vecchi e movimenti nuovi.

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