Tra i finti servizi sociale italiani (“Il fatto che vadano a lavorare non è vero assolutamente”) e la crisi che forse è finita o forse no, Marco Travaglio annota una serie di questioni sulle quali la dinamica è tutta italiana. Il vicedirettore de “Il Fatto Quotidiano” osserva come sia prematuro dire che Berlusconi sia finito. “Nel 1994” – spiega – “sembrava morto dopo che Bossi l’aveva buttato giù. Nel 1996 Prodi vinse e già si cercava il sostituto. Forse ricorda quelli che lo davano morto o forse teme che stavolta sia davvero finita. E se tra un mese ci dimenticassimo tutto?”. E aggiunge: “Le colombe sono agguerrite come i falchi e si divideranno in mille correnti anche perché non hanno nulla in comune, poltrona a parte”  (Guarda la seconda parte dell’intervento di Travaglio)

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