Cdu primo partito, ad un soffio dalla maggioranza assoluta. In Parlamento non entrano i liberali che restano sotto la soglia del 5 per cento (il minimo per entrare nel Bundestag, il Parlamento tedesco). La Cancelliera conquista il terzo mandato ma dovrà costruire una nuova coalizione per il crollo del suo alleato di questi ultimi anni, i liberal democratici arrivati al 4,8%. “Ora la palla è nel campo della Merkel”, ha dichiarato Peer Steinbrueck, il candidato socialdemocratico sconfitto, ma in pole position come partner nella “grosse koalition”. E il giorno dopo saltano le prime teste: si dimette il leader Roesles dei liberali e la dirigenza dei Verdi ha proposto di lasciare in blocco la guida del gruppo.

I risultati ufficiali confermano il “risultato super” che, secondo le stesse parole di Angela Merkel, ha riportato la Cdu-Csu alle elezioni di in Germania, arrivando al 41,5%, con un più 8% rispetto alle ultime elezioni. E se la Cancelliera ottiene così uno storico terzo mandato, a registrare un grosso fallimento sono invece i liberal democratici arrivati al 4,8%. Per la prima volta dal dopoguerra la Fpd, che nel 2009 aveva sfiorato il 15%, rimarrà  fuori dal Parlamento. Il risultato apre sempre di più all’ipotesi di una ‘grosse koalition” con i socialdemocratici della Spd che ha ottenuto, secondo i dati ufficiali, il 26%. I liberal democratici sono arrivati praticamente alla pari con l’Alternativa Democratica, la piccola nuova formazione euroscettica, che ha raggiunto il 4,7% sfiorando quindi quell’ingresso al Parlamento che preoccupava non poco l’establishment politico tedesco. La sinistra della Linke raggiunge l’8,6%, mentre hanno ottenuto l’8,4% i Verdi alleati di coalizione della Spd. “E’ lei che dovrà mettere insieme una coalizione”, ha aggiunto Peer Steinbrueck rispondendo a chi gli chiedeva dell’ipotesi di governo di larghe intese. “Siamo davvero entusiasti di questo grande risultato – ha detto – vorrei ringraziare elettori e elettrici che ci hanno dato una fiducia cosi grande. Faremo tutto il possibile nei prossimi 4 anni per il successo della Germania”. Il primo a complimentarsi è stato il presidente francese François Hollande che ha invitato la Merkel a Parigi.

Il crollo della Fdp
Nessun seggio per i liberaldemocratici della Fdp (Freie Demokratische Partei) che si ferma al 4,8%: non è mai accaduto dal 1949. “E’ una serata difficile – ha ammesso il candidato capolista Rainer Bruederle“. Parla di “peggior risultato mai ottenuto” il presidente del partito e vice-cancelliere Philipp Rösler: “Mi prendo la responsabilità. E’ l’ora più amara, più triste del partito liberaldemocratico”. Quattro anni fa il partito aveva raggiunto quasi il 15% dei voti, questa volta non raggiungerà il 5.

Alternative für Deutschland
Resta fuori dal Parlamento per pochi punti percentuali Alternative für Duetschland, il cosiddetto partito anti-euro (nel senso che teorizza un’Eurozona senza i Paesi mediterranei): AfD ha ottenuto il 4,7%,. Un risultato comunque positivo per una forza politica che ha iniziato il suo percorso pochi mesi fa, in primavera. La formazione guidata da Bernd Lucke era stata attaccata praticamente da tutti i partiti ed era stata “snobbata” dalla stampa.

Grosse Koalition
Sfiorata la maggioranza assoluta, ora la Merkel deve pensare all’ipotesi di Grosse Koalition come già accadde dal 2005 al 2009, quando la stessa cancelliera arrivò per la prima volta al governo. “E’ ancora presto per parlare di alleanze” ha detto la Bundeskanzlerin. Per contro il centrosinistra complessivamente ha ottenuto il 43% e in Parlamento i socialdemocratici, la Linke (cioè la “sinistra sinistra”) e i Verdi potrebbero avere – secondo alcune proiezioni – la maggioranza con un piccolo scarto, ma da tempo la Spd ha annunciato che non vuole governare con la Linke. 

Boom della Cdu, crollo della Fdp. In calo Linke e Grüne
La Cancelliera Merkel entra nella storia diventando cancelliere per la terza volta, impresa riuscita prima solo a Konrad Adenauer ed Helmut Kohl. Non solo. Per la sua formazione (la Cdu alleata come sempre con i gemelli bavaresi della Csu) si tratta di un grande successo: nel 2009 avevano raccolto il 33,8% contro il 42,5% di quest’anno, quasi 9 punti in più. E’ un trionfo: la sua Cdu-Csu per la prima volta da 20 anni ha ottenuto un risultato sopra il 40%. Crollano invece gli alleati, come detto: la Fdp passa dal 14,6% al 4,5%: una caduta verticale del 10 per cento. Sul fronte opposto la Spd ha conquistato 3 punti e mezzo rispetto a 4 anni fa, ma lo scarto con la Cdu polverizza questi piccoli passi in avanti. La Linke arretra di 3 punti rispetto all’11,9% come i Verdi che dal 10,7 scendono a poco più dell’8%.

Telefonata Merkel-Hollande: “Rafforzare l’integrazione Ue”
Hollande e la Merkel si sono già parlati al telefono, dopo le congratulazioni del presidente della Repubblica francese: il dovere è quello di “continuare a cooperare strettamente” per rafforzare l’integrazione europea. Quelli che finora sono stati visti come capifila delle due correnti all’interno dell’Unione Europea (i filo-rigore contro i filo-crescita) hanno “espresso la volontà di continuare a lavorare con impegno per la riconciliazione tra Francia e Germania e continuare la loro stretta collaborazione per affrontare nuove sfide dell’integrazione” Ue. 

“Complimenti ad Angela Merkel per il brillante risultato elettorale” ha detto il presidente del Consiglio italiano Enrico Letta che è apparso sollevato anche dal fatto che gli “anti euro” non siano riusciti – almeno secondo proiezioni e exit poll” – ad entrare in Parlamento.  “Se dovessero essere confermati i primi dati sarebbe un buon segnale per l’Unione europea”.

Congratulazioni alla Merkel anche da Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo, che si dice “fiducioso che la Germania e il suo nuovo governo continueranno il loro impegno e contributo alla costruzione di una pacifica e prospera Europa a servizio di tutti i cittadini”.

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