“La sentenza sul Lodo Mondadori getta fango su Berlusconi imprenditore per infangare Berlusconi leader politico”. Così Marina Berlusconi, presidente della Fininvest e della casa editrice di Segrate, torna a commentare il verdetto della Cassazione sul risarcimento di 541,2 milioni che la Fininvest dovrà sborsare alla Cir dei De Benedetti per la corruzione in atti giudiziari. La sentenza colpisce Silvio Berlusconi “pesantemente sul piano patrimoniale”, ma non solo lui, è “uno schiaffo, vergognoso e vile, a un grande gruppo imprenditoriale”, tuona Marina. Che critica duramente anche i media, accusandoli di “ribaltare totalmente la storia e il presente”. E suggerisce una sua versione dei fatti: “La spartizione della Mondadori non fu voluta dalla Fininvest ma ci venne imposta dalla politica. E De Benedetti non subì alcun danno, ma solo ottenne benefici”. Per la figlia del Cavaliere si tratta quindi di un ennesimo “killeraggio politico” nei confronti di suo padre.

Il giorno dopo il verdetto della Cassazione, regna il nervosismo anche nella “galassia Berlusconi” a Piazza Affari, che è scivolata in Borsa. In concomitanza con l’annuncio del videomessaggio dell’ex premier, Mondadori ha chiuso in calo del 6,5%, Mediaset in ribasso del 3,13% e anche Mediolanum in rosso a -2,27 per cento.

“La sentenza sul Lodo stravolge l’intero assetto giudiziario e apre larghi squarci nel nostro ordinamento”, commenta invece il collegio difensivo di Fininvest. “La Corte ha programmaticamente deciso di raddrizzare una sentenza spiaggiata come la Concordia e che, anche dopo le correzioni, è del tutto simile a come le foto ci mostrano la Concordia raddrizzata, credendo che così rattoppata, invece di essere rottamata, la sentenza possa navigare”, fanno sapere gli avvocati. Pur riconoscendo l’erroneità della sentenza della Corte d’Appello – ossia ritoccando al ribasso la somma di risarcimento – la Corte Suprema “raggiunge lo stesso risultato”, superando addirittura , secondo i legali della holding berlusconiana, “la regola del giudicato”. 

La sentenza sul Lodo Mondadori è “un assalto al patrimonio” di Berlusconi, dichiara poi il coordinatore del Pdl Sandro Bondi in un’intervista a La Repubblica, spiegando che si tratta di un “vero e proprio atto di pirateria giudiziaria capace di alterare gravemente la sfera economica e violare irreparabilmente i diritti fondamentali di proprietà”. 

Mentre il vice presidente del Pdl alla Camera Mariastella Gelmini parla della giustizia a orologeria. “Ancora una volta una sentenza che colpisce Berlusconi arriva con una tempestività alla vigilia del voto in giunta sulla decadenza del senatore Berlusconi”, dice la Gelmini in un’intervista a La Stampa. L’esponente del Pdl “si riconosce” nelle parole della figlia del Cavaliere, Marina, e parla anche lei di “uno schiaffo alla giustizia”. E minaccia il Pd anche in vista del voto della Giunta: “Se continua questo clima irrespirabile, noi non potremo rimanere spettatori”. Il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura Michele Vietti resta infine imperturbabile davanti agli attacchi del Pdl: “Non mi sembrano novità. E’ un rosario a cui siamo abituati”.

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