Soluzione in alto mare per gli stabilimenti dell’Acciaio Ilva. Alle ore 21, dopo un confronto a Roma durato un’ora e mezza con il ministro per lo Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, il Presidente dell’Ilva Bruno Ferrante lascia il ministero dello Sviluppo Economico e ai cronisti  dichiara: “Abbiamo ribadito l’intenzione della proprietà di impugnare il provvedimento di sequestro che non riteniamo legittimo, in quanto il provvedimento colpisce società che non sono per nulla interessate alle vicenda di Ilva e dello stabilimento di Taranto”. Per Ferrante tutti i beni sono sottoposti a sequestro “L’autorità giudiziaria ha bloccato i conti ed eravamo nell’impossibilità di comprare anche la benzina per far funzionare i mezzi”. “Alla proprietà abbiamo chiesto di incontrare il custode per far in modo che il sequestro non blocchi l’attività produttiva” afferma il ministro Zanonato che aggiunge: “Ipotesi commissariamento? Solo se non va in porto questa soluzione e sui lavoratori . I lavoratori non percepisce gli stipendi? L’azienda chiederà gli ammortizzatori sociali e noi vedremo di favorire questa ipotesi”  di Manolo Lanaro

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