“Un circolo vizioso che continua a chiedere sacrifici al mondo del lavoro”. E’ il commento del segretario generale della Cgil Susanna Camusso al taglio di 250 milioni di euro al Fondo per l’occupazione, tra le coperture indicate nel decreto Imu. “Una delle cause di questa crisi”, spiega Camusso, “è proprio la volontà di togliere fondi al lavoro”. E ancora: “Le risorse dovrebbero essere cercate altrove, attraverso riforme fiscali che ridistribuiscano il reddito”. Una richiesta, questa di una tassazione patrimoniale, che Camusso ha rilanciato anche dal palco della Festa del Pd a Genova, dove insieme ai segretario degli altri sindacati confederati e al presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha presentato un documento unitario per chiedere al governo maggiore impegno sul fronte del lavoro. Tre i punti in cui si articola il documento: “Fiscalità, piano industriale, modernizzazione della pubblica amministrazione. Una sorta di ultimatum che punta i riflettori verso la legge di stabilità che l’esecutivo dovrà presentare a metà ottobre. “Sarà il banco di prova per il governo”, ha insistito la Camusso, “vediamo se ci sarà un cambio di passo”  di Franz Baraggino

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