“Perché, perché mi hanno fatto questo?”. È il mantra che B.C., giovane senegalese che vive in Italia da sette anni con regolare permesso di soggiorno, si ripete dalla notte di lunedì scorso, quando due balordi in sella a uno scooter gli hanno esploso un colpo da arma da fuoco, mancandolo di poco. La vicenda è stata denunciata dall’Associazione 3 febbraio, pochi giorni il ferimento a colpi di pistola di un altro extracomunitario, questa volta nigeriano. “Stavo andando a dormire a casa di un amico – dice B. alle telecamere del fattoquotidiano.it – e ho sentito delle urla dietro di me, non so se è perché volevano che mi girassi per colpirmi o se qualcuno volesse avvisarmi del pericolo. Poi ho sentito un colpo, ma non pensavo fosse di pistola. Quando ho alzato la testa ho visto due ragazzi sullo scooter e quello seduto dietro stava ricaricando l’arma. Mi sono girato e ho corso”. “Mi è venuta una rabbia enorme – racconta – e mi sono detto che sarebbe stato troppo facile lasciar correre la cosa. Quindi ho fatto denuncia dai carabinieri”. Poi, B. si lascia andare a uno sfogo di rabbia: “Io non ho fatto niente. Non ho amici napoletani, né rapporti con loro, ma non ho mai avuto problemi. Non vendo droga, non ho mai fatto niente di male. Per questo mi chiedo perché: se cercavano qualcuno non sono la persona giusta; se l’hanno fatto perché sono nero, beh non è colpa nostra se siamo neri o bianchi; e se l’hanno fatto per divertimento, lo facessero tra loro, non con noi africani”  di Andrea Postiglione 

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