“Se fanno dimettere Berlusconi avrei dei dubbi che i suoi parlamentari restino lì a votare per il governo. Partirebbe la caduta del governo, non che abbia fatto molto”. Lo ha detto Umberto Bossi, il presidente federale della Lega Nord, alla Berghem Fest di Alzano Lombardo, nel cuore della provincia bergamasca. Bossi rispolvera anche il vecchio cavallo di battaglia del discorso alla “Roma ladrona”, prendendosela addirittura con uno dei monumenti simbolo della Capitale: il Colosseo. “Un anno fa – ha detto – l’allora sindaco di Roma, Gianni Alemanno, mi chiese una mano per trovare i fondi per restaurare il noto monumento capitolino. Avrebbe fatto più bella figura se mi avesse chiesto i fondi per abbatterlo” tuona il Senatur. Del resto la Lega è alla ricerca di compattezza e di un contatto forte con la base. Sembra cadere quindi il proposito di far nascere un nuovo movimento che raccolga i dissidenti “bossiani”. Bossi ha fatto intendere che bisogna evitare che si creino nuove formazioni politiche: “Dovremo trovare la forza per riassorbire gli espulsi dal movimento” ha detto. Anche il vice-presidente del Senato, Roberto Calderoli, ha ribadito l’unità interna al movimento. “Con Bossi – ha detto – non ho litigato e non litigherò mai”  di Fabio Abati

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Berlusconi e questa insopportabile anomalia

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