È un Umberto Bossi in grande spolvero quello che si è presentato al comizio di Arcore, a due passi da villa San Martino, davanti al pubblico delle grandi occasioni. Ha parlato per un’ora abbondante dando prova di una lucidità che si pensava appartenere al passato. Dopo aver attaccato i provvedimenti contro l’omofobia: “Gli omosessuali si difendono da soli, non hanno bisogno di leggi”, è passato al cavallo di battaglia numero uno: “Oltre all’economia nel nostro paese c’è il problema dell’immigrazione e la gente ne ha pieni i coglioni della ministra Kyenge”. E giù applausi dagli aficionados. “Ci dicono che siamo razzisti, ma non è così, sono contro le offese al ministro, ma la verità bisogna dirla, la gente ne ha piene le scatole degli immigrati”. E poi ha tranquillizzato tutti: “Angelino Alfano mi ha assicurato che la Bossi Fini non si tocca, il ministro dell’Interno è lui, la  Kyenge non può decidere”  di Alessandro Madron

Articolo Precedente

Berlusconi, l’alfabeto dell’impunità: ecco tutti i salvatori del Cavaliere

next
Articolo Successivo

Crocetta e i mafiosi di Niscemi

next