Baruffa al Senato a seguito dell’iniziativa del senatore del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi, di postare ieri sera in diretta su facebook un resoconto dei lavori della Giunta per le Immunità, dedicati all’ineleggibilità e incandidabilità di Berlusconi. A sollevare polemicamente la questione in Aula è il senatore del Pdl, Giacomo Caliendo, che denuncia: “E’ un fatto gravissimo. Non c’è libertà di azione e non c’è libertà di svolgere la funzione di senatore. Sull’attività di questa Giunta vige il vincolo di segretezza“. E chiede al presidente del Senato, Pietro Grasso, di garantire il rispetto delle regole. Pronta la replica di Vito Crimi: “Invito il senatore Caliendo a leggere nel dettaglio quello che ho scritto, anziché affidarsi solamente alla stampa. E invito anche la Presidenza ad adottare nei miei confronti i provvedimenti che riterrà opportuni qualora io abbia violato qualcuna delle regole”. E spiega: “Le comunicazioni che ho dato erano di carattere generale e riguardavano lo svolgimento dei lavori e mai i contenuti, né i nomi, né cosa è stato detto e da chi. Tutti i verbali relativi alla seduta” – continua -” cioè i resoconti sommari che riportano nel dettaglio ciò che abbiamo detto in Giunta, sono pubblicati (per chi non lo sapesse) sul sito Internet del Senato”. Il parlamentare pentastellato poi descrive l’articolo 3 del regolamento e rivolge un invito ironico ai colleghi: “Se non siete in grado di utilizzare questi strumenti informatici, adeguatevi“. Più veemente l’attacco del senatore del Psi, Enrico Buemi, che tra gli applausi di Pierferdinando Casini e dei gruppi Pdl e Pd, tuona: “Lo stato di diritto va sempre garantito, sia per le sentenze del leader del Pdl, sia per il senatore Crimi. Altrimenti significa che non ci troviamo più in un’Aula parlamentare, ma in un’osteria”. E, rivolgendosi ai banchi del M5S, ammonisce: “E non cito i bivacchi, per rispetto della storia, ma cito le osterie che sono più adeguate al vostro comportamento”

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