Accendere la radio e ascoltare storie di donne. Accade mercoledì 31 luglio a Bologna, sul palco del parco della Zucca, a pochi metri dal Museo della Memoria con i resti del relitto Dc9 di Ustica, in Italia Numbers, reading concerto di e con Isabella Ragonese e Cristina Donà. Non uno spettacolo meramente binario, la cantante alla chitarra, l’attrice a recitare, ma un amalgama di forme artistiche. “Un’idea cinematografica”, risponde al fattoquotidiano.it l’attrice Isabella Ragonese, da cui è partita l’idea che avrà la prima nazionale a Bologna, “Come se partissimo da una fotografia oggettiva dall’alto per poi stringere, e scendere, fino al primo piano. Da L’Universo – per citare Cristina – al microscopico”.

Dettagli al femminile dunque con i testi di Stefano Massini, da L’Italia s’è desta, e Paolo Cognetti, da Manuale per ragazze di successo (ed. Minimum Fax), per un viaggio in Italia che fa la conta di dati tecnici, freddi e disturbanti che disegnano il “rapporto Italia”: vittime ignote che si aggiungono al pallottoliere della cronaca usa e getta, cartoline fatte di carne e dal profondo degli abissi dell’anima, in un mare rosso sangue, volti di donne che non mollano, che trattengono il respiro perché sanno che saliranno in superficie per tornare a respirare.

“Parliamo di donne e di diverse sfumature del femminile”, spiega Cristina Donà, “c’è la cronaca di una denuncia non fatta di un caso di violenza, piuttosto che il racconto personale di una donna in carriera”. Una lettura del reale che finisce per sfociare in una cronaca di sangue e dolore del quotidiano: “Si parla molto di femminicidio in questi mesi perché forse è aumentato il coraggio di denunciarlo”, prosegue Ragonese, “Parlo anche di quelle piccole violenze psicologiche che la donna subisce in quanto ha ottenuto sempre più spazio a livello sociale. Credo che l’unico modo per uscirne sia quello di educare i nostri figli maschi nel rivedere il loro modello di maschile. E l’arte, anche se molto in sordina, ha un ruolo importante: può educare raccontando la realtà”

Ci sarà il brano dei Diaframma, Labbra blu, ma anche l’inedito uso di strumenti inventati da un amico artigiano della Donà. Tra gli arnesi sonori che arriveranno a Bologna dalla Lombardia anche un oggetto che riproduce il suono della catena e della ruota di una bicicletta che girano. Il tutto immerso in uno scenario da brividi, in quello spazio urbano di prima periferia che raccoglie i resti insanguinati di una strage italiana come Ustica.

“Un capitolo della storia del nostro paese che mi ha segnato”, conclude l’attrice di Virzì e Luchetti, “Volevo essere qui per forza e ricordare un fatto civile. La sagoma di quell’aereo alle nostre spalle richiamerà tutti gli spettatori, anche mercoledì sera, ad una presa di coscienza civile”. “L’Italia è il paese dal dolore non risolto e della divisione tra giustizia, stato e verità”, aggiunge l’autrice di Nel mio giardino, “Capisco allora sempre di più, crescendo, il valore delle parole di chi cantava Libertà è partecipazione”.

Il reading-concerto inizia alle 21.30 ed è a ingresso libero. Per informazioni: Cronopios T.051.224420 – info@cronopios.it, www.ilgiardinodellamemoria.it, www.bolognaestate.it

 

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