Il settore immobiliare? “Un mondo che costruisce, ma che non ha uno sbocco di uscita – risponde il presidente dell’ordine dei commercialisti di Milano Alessandro Solidoro –. La situazione di stallo coinvolge sia il sistema bancario che ha finanziato i progetti, sia le imprese produttrici che si trovano con un portafoglio immobili astrattamente di valore ma in concreto non commerciabili”. E le imprese di costruzioni, oggi più che mai, sono a rischio fallimento. Spiega Roberto Fontana, giudice del tribunale fallimentare di Milano: “Molte di quelle che vanno in fallimento sono proprietarie di immobili destinati alla vendita da parte del tribunale. Abbiamo tanti casi in cui si arriva alla vendita a metà prezzo rispetto al valore originario stimato dell’immobili. La situazione è ancora più grave per gli immobili a destinazione industriale e commerciale, per i quali c’è una sostanziale paralisi”. E visto che molti di questi immobili sono stati dati dalle imprese in garanzia alla banche per ottenere finanziamenti, ora ne pagano le conseguenze gli istituti di credito. Secondo Carlo Bianco, commercialista esperto in procedure fallimentari, nei loro bilanci le banche dovrebbero “esporre il rischio del mancato realizzo di questi beni, perché questi beni oggi non valgono” di Luigi Franco e Gaia Scacciavillani

Articolo Precedente

Piombino, acciaierie in ginocchio: stabilimento (e 4mila posti) a rischio

next
Articolo Successivo

Mediaset, balzo in Borsa nel “giorno del giudizio per B.”. Bene anche Mondadori

next