Riconvertire la fabbrica in cui si è lavorato per una vita in nuove attività economiche. Con questo intento i 33 operai in cassa integrazione della ex Rsi (Rail Service Italia), che forniva manutenzione ai treni notte, hanno deciso un anno fa di occupare lo stabilimento. Quattro ettari a due passi dalla stazione Tiburtina di Roma sono quindi diventate “Officine Zero”. “Assieme a precari, disoccupati e studenti – spiega Emiliano Angelè, ex operaio – abbiamo pensato di utilizzare questo posto per reinventarci un lavoro”. Dal laboratorio per il riuso di apparecchiature elettroniche al riutilizzo della vecchia tappezzeria, da spazi di co-working nei vecchi uffici a uno studentato in quella che era la casa del direttore della fabbrica per fuorisede messi alle strette dal caro affitti. “Ci stiamo rimettendo in gioco alla soglia dei cinquanta anni”, spiegano. “Abbiamo richiesto al curatore fallimentare la custodia di questa area”, dice Lorenzo Sansonetti del comitato dell’occupazione. “Aspettiamo la legalizzazione dell’occupazione – concludono gli operai – per poter partire a pieno regime con il progetto complessivo e quindi avere un ritorno economico”  di Annalisa Ausilio

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