Dagospia ha come informatori non solo me, che sono un amico di Roberto D’Agostino, ma anche i maggiori manager italiani. Faccio un nome a caso: Franco Bernabè“. Lo rivela Luigi Bisignani, ospite di “Virus il contagio delle idee”, il talk show di approfondimento condotto da Nicola Porro su Rai Due. L’ex faccendiere racconta: “Io ero amico della moglie di D’Agostino, il cui papà era un andreottiano. E il numero uno della Telecom è uno dei suoi informatori. L’ho visto una volta che andava a vedere i quadri a casa D’Agostino, che ha una bellissima collezione di quadri moderni”. E aggiunge: “Un altro nome credo che sia Mauro Moretti, l’ad di Ferrovie dello Stato. Ma D’Agostino è un personaggio straordinario, perché è l’unico giornalista veramente libero che io ho conosciuto. Se c’è una notizia, lui la pubblica”. Bisignani sottolinea la differenza tra il titolare di Dagospia e Ferruccio De Bortoli, a cui era legato da una vecchia amicizia: “Quella di De Bortoli è una storia di vigliaccheria piccola. D’Agostino, invece, è un uomo“. L’andreottiano narra anche un divertente aneddoto risalente all’epoca in cui era intercettato: “Ero al telefono con mia moglie e parlavo di un porcellino da cucinare e dell’ammorbidente “Coccolino” che dovevo comprare al supermercato. Di solito, quando mia moglie mi manda a fare la spesa dei detersivi, non son capace ad acquistarli. Quel giorno” – continua – “mia moglie mi teleguidava nel bancone dei detersivi, ma c’era un maresciallo che mi sentiva. Quando poi fui interrogato, mi chiesero: “Ma il ‘coccolino’ chi era?

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