E’ morto Vincenzo Cerami. Lo scrittore, sceneggiatore e drammaturgo italiano si è spento nella sua casa di Roma. Aveva 72 anni ed era ammalato da circa un anno e mezzo. L’intellettuale era stato candidato all’Oscar nel 1999 per “La Vita è bella” con Roberto Benigni. Per omaggiarlo, il direttore di Rai1 Giancarlo Leone ha fatto sapere che questa sera sarà trasmesso il film simbolo della sua carriera e ha aggiunto: “Che dolore la morte del grande Vincenzo Cerami”.

Una storia di cultura e passione quella dell’intellettuale. Nato a Roma nel 1940, era stato allievo alla scuola media di Pier Paolo Pasolini. Un incontro che ha sempre considerato come fondamentale nel suo percorso formativo. Nel 1976 il suo primo romanzo dal titolo “Un borghese piccolo piccolo“, fu tratto il film di Mario Monicelli con Alberto Sordi. Poi a seguire tra gli altri: “Amorosa presenza” (1978), “La lepre” (1988), “Il signor Novecento” (1994), un racconto musicale realizzato con Nicola Piovani. Di particolare rilievo sono anche “Consigli a un giovane scrittore” del 1996, una divertita escursione nel mondo della scrittura, e “Fattacci”, in cui Cerami racconta e analizza quattro delitti saliti alla ribalta della cronaca italiana.

Il suo ricordo più recente, risale alla scorsa cerimonia di premiazione dei David di Donatello, con Benigni e Nicola Piovani sul palco a ritirare per lui il David speciale assegnatogli quest’anno. A metà strada tra cinema, teatro e scrittura, la carriera di Cerami è stata segnata dalla versatilità.

Accanto alla sua attività di scrittore, Cerami ha lavorato come sceneggiatore insieme ad autori del calibro di Marco Bellocchio, Gianni Amelio, il già citato “La vita è bella” con Benigni e Bernardo Bertolucci. Ma Cerami è stato anche un commediografo, con diverse opere per il teatro, tra le quali “L’enclave des Papes” nel 1984, “Sua maesta” nel 1986 e “Ring” nel 2000. Forte è stato, inoltre, il suo impegno politico: è stato ministro dei Beni Culturali del governo ombra del Pd, durante il quarto Governo Berlusconi, fino al marzo del 2009, quando al suo posto è stata nominata Giovanna Melandri. Nel giugno dello stesso anno è diventato assessore alla cultura del Comune di Spoleto.

Assessore alla cultura del Comune di Spoleto, il primo commento arriva dal sindaco Daniele Benedetti: “Il mondo della cultura perde un protagonista assoluto. Nella sua attività di scrittore e sceneggiatore Cerami è stato uno dei personaggi più influenti della creatività italiana a livello internazionale”. 

“Negli anni in cui abbiamo collaborato insieme Vincenzo è stato molto di più di un semplice assessore, è stato un amico mio personale e di Spoleto – ha aggiunto Benedetti – che ha dimostrato di essere un formidabile operatore culturale che ha regalato alla città occasioni di crescita intellettuale. Cerami ha gettato semi culturali che durano nel tempo e che accompagneranno la crescita culturale della nostra città. Ci ha insegnato la necessità dell’arte e della cultura come bagaglio fondamentale dell’essere umano”.

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