Crescono malumori e divisioni nel Pd in vista del voto di sfiducia prevista al Senato per venerdì nei confronti del ministro dell’Interno Angelino Alfano. Questa mattina il segretario del Pd Guglielmo Epifani diserta a Roma la conferenza stampa di presentazione della Festa nazionale de L’Unità alla quale era atteso da molti cronisti e tocca a Davide Zoggia, responsabile organizzazione del Pd rispondere sul caso Kazaco e su Alfano: “L’alleanza col Pdl per noi è un’alleanza complessa” e sulla mozione di sfiducia ad Alfano firmata Sel – M5s afferma: “Qualsiasi decisione che modifica questa impostazione credo debba essere presa in maniera collegiale e condivisa, non è consentito a nessuno assumere posizioni che si differenziano rispetto alla totalità del gruppo”. Chiaro il riferimento a Matteo Renzi, ai senatori ‘renziani’ e anche alla posizione espressa dal deputato Gianni Cuperlo, candidato alla segreteria del Pd: “Insufficiente la ricostruzione di Alfano che ha responsabilità oggettive e dunque sarebbe un atto di grande sensibilità se il ministro scegliesse di rimettere le sue deleghe nelle mani del Presidente del Consiglio”. Uscendo da Montecitorio Pierluigi Bersani dribla le domande dei cronisti: “Non tocca ame decidere, La relazione va valutata a fondo”. La linea di Cuperlo è condivisa dal Senatore Felice Casson: “La comunicazione di Alfano non è stata soddisfacente, una sceneggiata napoletana – con tutto il rispetto per i napoletani – non credibile, piena di buchi. Io credo che il presidente del Consiglio Letta debba prendere in mano la situazione e pretendere la verità, non escludo di votare la sfiducia che è una valutazione da fare”. Intanto la riunione prevista per oggi è stata posticipata a domani  di Manolo Lanaro

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