Ben quattordici milioni di euro per costruire una sede municipale: quella del municipio XII Eur – Laurentino. E non si tratta neanche di un progetto innovativo: risale al secolo scorso. Fu partorito negli anni Novanta dall’amministrazione Veltroni ed è stato lasciato, dal governo Alemanno, in eredità al nuovo sindaco Ignazio Marino. Un progetto di sedici anni fa con un costo esorbitante: “È uno spreco enorme – dice l’urbanista romano Paolo Berdini – considerato che, invece, potrebbero essere riqualificate strutture pubbliche inutilizzate”. Nessun recupero, nessuna riqualificazione urbana, anzi: il Comune decide di investire 14 milioni in un progetto che prevede – stando alle immagini diffuse sul sito della società di progettazione – la costruzione di due palazzi con ingresso coperto da un’ampia pensilina. Ma c’è di più. Alla costruzione della casa municipale è strettamente legata una nuova distesa di cemento.

Partita doppia – La colata è targata Parsitalia – dell’imprenditore Luca Parnasi – e prevede l’arrivo di un nuovo centro commerciale. Parnasi infatti, pagando 30 milioni di oneri concessori di urbanizzazione, ottiene di costruire una vasta area parcheggi, un centro commerciale di 60mila metri quadri, un ipermercato, 135 negozi, un multisala da un migliaio di posti, un centro fitness e un’area ristorazione che si affaccia su una grande piazza. In cambio s’impegna a tirar su la sede del Municipio, che costa 14 milioni di euro, quindi circa metà dei soldi incassati dall’amministrazione capitolina. Incassati solo in teoria perché al momento, di fatto, Parnasi non ha ancora versato nulla. Mentre i cantieri del centro commerciale sono già al lavoro, del cantiere per il municipio, invece, ancora non si vede nulla. Tecnicamente si tratta di un’opera a scomputo. L’impresa, interessata a un’operazione immobiliare privata, versa gli oneri di urbanizzazione al Comune, e ottiene il permesso di costruire, ma a una condizione: l’impegno a realizzare un’opera di pubblica utilità. L’utilità di Parnasi è chiara. Quella di un municipio da 14 milioni di euro un po’ meno: “Invece di realizzare una nuova sede – ribadisce Berdini – avremmo potuto sfruttare, riqualificandole, le torri dell’Eur sul laghetto, inutilizzate da sei anni e, di questo passo, a rischio demolizione. Basti pensare che gli uffici presenti in quelle sedi sono stati trasferiti in strutture private per le quali, ogni anno, lo Stato paga 2 milioni di euro di affitto. Il caso del nuovo municipio dimostra, per l’ennesima volta, che la programmazione urbanistica deve farla il pubblico, non il privato, come avviene, di fatto, anche in questa situazione”.

Non si tratta di una prima volta, poiché la vicenda del Municipio Laurentino ricorda quella della sede del Palazzo della Provincia di Roma. Costo dell’operazione: 260 milioni di euro. Zingaretti giustificò la cifra proprio con la volontà di riunire tutte le sedi dell’ente sparse sul territorio in unico edificio. Anche in questo caso, il terreno è proprietà di Parnasi. La nuova cementificazione, insomma, è la ricca contropartita – che a Parsitalia costa 30 milioni di euro da versare al Comune – per costruire la sede di un solo municipio. Opere in un quartiere già ampiamente cementificato: nel Laurentino, con quello di Parnasi – che ne ha già costruito uno – siamo al terzo centro commerciale. Il costo effettivo del Municipio – del quale ancora non v’è ancora traccia – è peraltro destinato a salire: secondo alcune indiscrezioni potrebbe costare molto più dei 14 milioni preventivati. Contattata da ilfattoquotidiano.it Parsitalia precisa: “Non saremo noi a costruire: siamo soltanto la stazione appaltante. L’azienda che ha vinto l’appalto, è la Ircop. Noi abbiamo pagato 30 milioni di euro per attività commerciali”. A edificare la futura casa municipale, sarà un altro gruppo romano, la Ircop – Costruzioni generali Spa, di Maurizio Ciucci, sotto la diretta supervisione del gruppo Parnasi.

Un progetto del secolo scorso – Il progetto della sede del Municipio risale agli inizi degli anni ’90. E Alberto Voci, consulente dell’assessorato regionale alla Casa, commenta: “I progetti avevano un senso quando erano stati pensati, nella metà degli anni ’90, ma oggi andrebbero sicuramente riformulati, tenendo in considerazione le grandi trasformazioni urbane”. Di certo c’è solo che, sul sito del gruppo Parsitalia, si legge: “Progettazione esecutiva e realizzazione delle opere di urbanizzazione straordinaria – Municipio XII”. E da “stazione appaltante”, Parnasi ha la piena responsabilità, nella costruzione dell’opera, dalla progettazione alla sua consegna. L’obiettivo è unificare le due sedi municipali che, al momento, sono posizionate in due quartieri diversi.

Parnasilandia – Costituita nel 1987, la Parsitalia è diventata ben presto una delle società più influenti di Roma in campo immobiliare. La società è amministrata da Luca Parnasi, 35 anni, figlio di Alessandro. Tra le tante costruzioni dei Parnasi, ricordiamo il multisala Ugc a Roma Nord, cinema costruito all’interno del centro commerciale “Porte di Roma” (controllato dalla società Porta di Roma s.r.l., controllata a sua volta dai gruppi Parsitalia e Lamaro). Il centro commerciale “EuRoma2″, costruzione presente sempre in zona Laurentina, costruito da una società del gruppo Parsitalia, la Imef S.p.A ; il ministero della Salute; i nuovi uffici dell’Atac e il primo grattacielo di Roma chiamato Eurosky. Recentemente, hanno preso in carico anche la costruzione (in qualità di project manager) del futuro stadio della Roma, a Tor di Valle.

di Loredana Di Cesare e Matteo Marini

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