Quali sono i mezzi di un partito per contrastare il fenomeno mafioso? E quali mezzi sta mettendo in campo il Partito democratico per farlo? Queste alcune delle domande che ci siamo posti mercoledì sera, in una piovosa sera d’estate alla festa del Pd di Busto Garolfo, dove risiedeva Antonio Esposito, affiliato della ‘ndrangheta di Legnano – Lonate Pozzolo e dove le discussioni sono state nette e sincere, senza ipocrisie o falsi moralismi.

Domande da sottoporre al Forum legalità del Pd lombardo istituito il 5 luglio scorso dalla Segreteria regionale guidata da Alessandro Alfieri che ha deciso di lanciare un forte segnale: il Pd vuole continuare ad occuparsi di legalità e rafforzare il proprio impegno nella lotta alle mafie, così come ha già iniziato a farlo in Consiglio regionale con il Presidente della Commissione antimafia Gian Antonio Girelli.

Ed allora siamo partiti da un ragionamento molto semplice: ho già avuto modo di dire come nel solo mese di gennaio abbiamo regalato alle mafie circa 35 milioni di euro derivanti dal traffico di stupefacenti. Quale posizione prende il Partito Democratico rispetto a questo tema? Vogliamo incominciare a dire seriamente se siamo favorevoli o meno alla legalizzazione delle droghe incominciando a sganciare il discorso morale da quello puramente economico?

Ma non basta, i temi da affrontare sono diversi. A partire dalla selezione della classe dirigente, dalla preparazione ed onestà dei candidati e dei possibili conflitti di interessi tra chi amministra e chi siede in Consigli di amministrazione di società partecipate. Vogliamo dire in modo chiaro e netto che come Partito democratico ci impegniamo affinché tutte le città da noi amministrate firmeranno ed adotteranno la Carta di Pisa? E che dove non amministriamo saranno i singoli Consiglieri comunali a firmare e far proprio il Codice etico elaborato dall’associazione Avviso Pubblico?

Ci impegniamo ad essere promotori delle buone pratiche di amministrazione affinché esempi positivi come la creazione di un sistema di anticorruzione adottato dal Comune di Milano e promosso dal Presidente della Commissione antimafia David Gentili sia da modello per tutte le altre città? Promettiamo come PD di impegnarci ad adottarlo ovunque ce ne sia necessità e possibilità?

Spunti per un Forum legalità del Pd in Lombardia e che sono stato chiamato a coordinare dalla Segreteria regionale. Un inizio che può e deve diventare luogo di incontro e confronto, pronto a non far rimanere le parole lettera morta, ma capace di trasformare in atti amministrativi, disegni di legge e proposte concrete per il contrasto alle mafie.

La sfida è aperta ed è ora di prendere posizioni nette: a favore della legalità o collusi con l’illegalità.

IL DISOBBEDIENTE

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