Cucina

Al via il Masterchef cinese che sfida i nostri migliori cuochi

Una gara culinaria incrociata, dove i maestri dovranno cimentarsi con i piatti tradizionali dell'avversario. Se i "vermicelli del Dragone" sono nati molti secoli prima, è anche vero che gli spaghetti made in Italy godono di una fama maggiore. La serie di duelli si svolgerà durante l'estate, fra Milano e Pechino

di Puntarella Rossa

Una sfida al sapore di spaghetti. Se è vero che i cinesi ci hanno battuti secoli fa inventando gli spaghetti (pensate che il primo ritrovamento dei vermicelli del Dragone risale addirittura a 4mila anni fa), è anche certo che la nostra cucina goda di fama migliore rispetto a quella orientale, comunque apprezzatissima. E proprio per questo la Cina ci sfida per affermare la propria supremazia culinaria: si chiama “Greatest Chef China” (rivisitazione cinese del famoso format Masterchef) ed è una sfida internazionale di cucina, travestita da tv show e destinata al pubblico orientale.

Dopo il successo di Masterchef China, l’idea è proporre uno scontro tra chef stellati portabandiera della propria cucina nazionale: cinque grandi chef italiani contro cinque grandi chef cinesi. Ogni sfida mette a confronto uno chef nostrano contro uno orientale e ha come obiettivo la realizzazione di un banchetto in sei portate. E certo chi è in trasferta deve cimentarsi con i piatti dell’avversario: i cinque chef italiani in Cina dovranno cimentarsi con le tecniche di preparazione e gli ingredienti tipici della tradizione cinese, interpretandoli secondo la propria cultura e il proprio talento. Le cinque puntate italiane, invece, saranno ambientate nelle regioni di provenienza degli chef. D’altra parte, la puntata iniziale sarà a luglio a Pechino e la conclusiva a Milano ad agosto.

Tra i nostri chef ci sarà William Zonfa, 29 anni, un cuoco stellato dalla doppia presenza sulla Guida Michelin e sul Gambero Rosso. «È sempre entusiasmante – dice Zonfa – propagandare il Made in Italy all’estero soprattutto in questo momento di profonda difficoltà economico-sociale. Un pensiero per me ancor più importante legato al dolore della mia città che cerco sempre di valorizzare e tenere al centro dell’attenzione». Lo chef, infatti, è originario de L’Aquila e sovrintende ai due ristoranti all’interno della Magione Papale, relais di campagna aquilano. I locali sono stati ricavati da un mulino attivo fino a metà degli anni Novanta, poi abbandonato e solo dopo il sisma in Abruzzo rimesso a nuovo: nell’edizione del 2012 arriva la stella Michelin. Un piccolo segno di speranza per la città abruzzese, una medaglia d’onore per Zonfa che lo porterà fino a Pechino, in quella che si preannuncia come una vera e proprio spaghetti western.

www.puntarellarossa.it

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