Un anziano in bicicletta nota una trivella in un campo poco distante da casa sua. La voce gira in paese e un consigliere comunale chiede chiarimenti. Dimenticato su una scrivania dell’ufficio tecnico c’era un progetto dell’Eni per l’estrazione di gas naturale. I cittadini di Carpignano Sesia, provincia di Novara non ci stanno e organizzano un comitato. È passato poco più di un anno e l’Eni deve fare marcia indietro. Il progetto viene bloccato: ”Troppo vicino al centro abitato”. Ma la compagnia energetica italiana non alza bandiera bianca e annuncia che entro pochi mesi presenterà un nuovo progetto. “Ci troviamo in un evidente conflito d’interessi” spiega Fabio Lavagno, deputato di Sel, “l’Eni è una partecipata statale che vuole aumentare le vendite di gas, ma il governo dovrebbe incentivare l’utilizzo di energie rinnovabili”. I cittadini di Carpignano e quelli delle cittadine limitrofe si sono organizzati in un coordinamento “perché vorranno fare un altro pozzo, ma le decisioni devono essere prese da chi il territorio lo vive, non da chi vuole solo fare profitto senza curarsi delle questioni ambientali” di Cosimo Caridi
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