Regole condivise, ma anche no. Primarie aperte, ma anche chiuse. Rottamatori frignoni, restauratori arroganti. Il Pd litiga da settimane (anche) sul congresso, usando un linguaggio bolso e goffamente criptico. Ecco una breve antologia.

Boccia nuovo Marx – “Serve un congresso chiaro, netto e bello per confrontarsi sul ruolo dell’Italia in Europa, sul rapporto tra capitale e lavoro e l’evoluzione del capitalismo” (Francesco Boccia, 5.6.2013). Poi, profetico: “È finita l’era delle correnti” (15.6.2013)

Come parli? – “L’esigenza di ripartire dalla politica va intesa come una domanda di limpidezza nelle proposte e nelle decisioni che identifichi la responsabilità di ognuno. E questo si concilia poco con un unanimismo più apparente che reale” (Gianni Cuperlo, 6.6.2013)

Truppe e scalatori – “Non ci possiamo rassegnare a essere un campo di truppe schierate” (Dario Ginefra, 6.6.2013). “Non è più tempo di fughe solitarie. La vittoria sarà della squadra e non dei singoli scalatori (Dario Ginefra, 7.6.2013) 

Il vuoto e Dracula – “Voglio guardare ai contenuti che non sono stati ancora esplicitati (Alessandra Moretti, 7.6.2013). “Non mi sento Dracula e non ho mai lavorato nel tentativo di togliere qualcosa a qualcuno” (Nico Stumpo, 10.6.2013)

Poveri illusi – “Stavolta non mi faccio fregare” (Matteo Renzi, 7.6.2013). “Per il Pd non è difficile nulla, tanto meno darsi delle regole” (Debora Serracchiani, 12.6.2013)

Prevenzioni e spilli – “È bene che questo confronto possa svilupparsi senza alimentare diffidenze preventive” (Alfredo D’Attorre, 7.6.2013) “Queste punture di spillo quotidiane non sono utili al Pd” (Davide Zoggia, 10.6.2013)

Errare è umano, perseverare è Pd – “Si deve avere un controllo assai severo delle modalità di iscrizione agli albi e contrastare forme degenerative e inquinanti” (Roberto Morassut, 13.6.2013) .“Errare è umano, perseverare sarebbe diabolico” (Andrea Marcucci, 13.6.2013)

Aria fritta e sciabole – “Spero che nel Pd si faccia entrare aria nuova ma non aria fritta” (Enrico Rossi, 14.6.2013). “Sulle regole hic manebimus optime” (Stefano Ceccanti, 14.6.2013). “Sento rumori di foderi, non di sciabole” (Gero Grassi, 14.6.2013)

Conservazioni e anessioni – “La logica della conservazione rischia di prevalere su quella dell’innovazione” (Angelo Rughetti, 19.6.2013). “Se c’è il tentativo di annessione della cultura del pensiero plurale a un’unica cultura egemone il Pd non esiste” (Rosy Bindi, 21.6.2013)

Vi conosco mascherine – “Se l’obiettivo è ‘come ti frego il candidato’, resto a Firenze tranquillo” (Matteo Renzi, 19.6.2013). “Non ho voglia di fare il piccione” (2.7.2013). “Non debbo chiedere il premesso a D’Alema per candidarmi. Invece di passare il pomeriggio a discutere le mosse anti Renzi, si diano una mossa” (4.7.2013)

Taxi, sticazzi e i quesiti del Chiti – “Il partito non può essere un taxi per la presidenza del consiglio” (Enrico Rossi, 30.6.2013). “Non escludo di candidarmi alla segreteria del pd” (Goffredo Bettini, 19.6.2013). “Il congresso dovrà stabilire chi siamo, dove ci collochiamo , cosa vogliamo fare” (Vannino Chiti, 20.6.2013) 

Caos Maximo – “Se vince Renzi sarà guerra” (18.10.2012). “Renzi è un leader straordinario. Ultimamente gli ho dato molti consigli. Se li ascolta, potrà diventare capo del governo” (11.6.2013). “Nel Pd c’è solo il caos” (17.6.2013). “Non vorrei che Renzi, quando bisogna derogare per Renzi bisogna derogare, quando non bisogna derogare per Renzi non bisogna derogare. Mica possiamo sempre usare le regole per Renzi!” (1.7.2013). Così parlò D’Alema

Lotterie e vittimismi – “Il Pd ha in mano il biglietto vincente della lotteria, ma ha deciso di strapparlo” (Francesco Bonifazi, 2.7.2013). “C’è chi usa il vittimismo come marketing congressuale” (Stefano Fassina, 4.7.2013)

Il leader logora chi non ce l’ha – “Dal 1996 lo sport è stato logorare il leader. C’è il rischio scissione” (Dario Franceschini, 4.7.2013)

Pittella lo sa – “Questi dirigenti vorrebbero far slittare il congresso sine die per spirito di autoconservazione” (Gianni Pittella, 4.7.2013)

Scala tu che a me vien da ridere – “Il Pd è un partito contendibile, ma non scalabile” (Alfredo Reichlin, 4.7.2013).

Amen

Il Fatto Quotidiano, 6 Luglio 2013

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