Treno Roma-Firenze.

Vado alla carrozza bar. Ho bisogno di un caffè.

Davanti a me c’è un signore elegante. Un manager, di quelli che incontri sul treno o sul volo Roma-Milano, e viceversa.

Si gira, mi squadra severo.

“Lei è uno del Trio Medusa?”. Il tono è quasi di rimprovero. Vorrei dire che sono uno che gli somiglia molto. Ma mi esce un timido “sì”.

“E’ lei quello che scrive per il Fatto“.

Anche qui potrei mentire. Invece, più forte di me, dico: “Non esattamente…scrivo solo un blog“.

“Comunque è lei”.

Ahia. La frittata è fatta. E dire che volevo solo un caffè.

“La leggo sempre. Mi è arrivato in rassegna il pezzo che aveva scritto su Marchionne. Da allora la leggo sempre”.

Il mio ego si gonfia a dismisura.

“E, le devo dire, sono sempre in disaccordo“.

L’ego è diventato un palloncino bucato che svolazza per la carrozza.

“E’ legale”, rispondo.

“Le dirò di più: in mazzetta ho anche il Fatto. Lo leggo tutto. E mi domando come si faccia a stampare un giornale così. Non trovo mai un articolo con cui concordare”.

“Ha molto tempo a disposizione…”.

“Certo!”.

Sarcasmo-Signore Molto Elegante: 0-1.

“Mi domando: ma perché voi volete essere sempre così…così…”.

Non trova la parola.

Io vorrei dire: “Volevo solo un caffé”. Ma perdo l’attimo. Lui trova la parola.

“Contro! Siete sempre contro!”.

“Ma voi chi?”.

“Tutti! E poi Travaglio…Lei lo conosce Travaglio?”.

“Sì, lo conosco”.

“Perché scrive quelle cose?”.

“Quali?”.

“Quelle che scrive lui! Insomma…quelle cose contro“.

Il caffè aspetterà.

“Si è mai domandato se le cose che scrive siano vere o no? Cioè: cos’è che la disturba? I fatti?”.

“Ma io neanche me lo domando se quello che scrive è vero o no! E’ come lo scrive! E’ il tono!”.

“Quindi se Travaglio scrivesse quello che scrive con il tono di Suor Germana andrebbe bene?”.

“Ha centrato il punto!”.

Sarcasmo-Signore Molto Elegante: 0-3. Questo vale doppio.

“Ma come si fa a criticare il Presidente della Repubblica!”.

“A lei, quindi, non interessa sapere se c’è stata una trattativa Stato-Mafia. Forse a qualcuno sì…”.

“Mi domando a chi! Guardi, io sono nel Consiglio d’Amministrazione di una grande azienda. Noi, tutti noi, anche voi de il Fatto vendete un prodotto. Non potete pensare di fare un giornale che non tutti trovano gradevole“.

“Forse perché, i fatti, a volte sono sgradevoli“:

“Ma non importa! Sta a voi renderli gradevoli. Ci sono tantissime firme anche in disaccordo tra loro! Lei come la chiama questa?”.

“Libertà d’opinione?”

“Anarchia! Ecco cos’è! Anarchia!”.

Il mio regno per un caffè.

“Ma ha letto quante persone non sono d’accordo con lei quando scrive? La cosa non la disturba?”.

Gioco in difesa. Cerco il gol della bandiera.

“Tantissimo…”.

“Vede? I miei dipendenti sanno che io, se dico una cosa, ho ragione!”.

“Magari, dico magari, sentire pareri differenti ci fa cambiare opinione. O rafforza le nostre convinzioni. Senta: non lo so. Volevo solo un caffè”.

“Dia retta a me: i giornali si stampano per essere venduti. Non per esprimere opinioni. Ci pensi la prossima volta che scrive un pezzo. Cerchi qualcosa che mette d’accordo tutti”.

“Potrei scrivere un pezzo su quanto è buona la pizza. Di solito piace a tutti”.

“Bravo! Ha centrato il punto!”.

Sarcasmo-Signore Molto Elegante: partita sospesa per manifesta inferiorità. La squadra esce tra i fischi del pubblico. Dimissioni dell’allenatore. Il presidente minaccia di liquidare la società.

“Ci pensi mi raccomando…”, dice il Signore Molto Elegante, andando via.

La ragazza al bancone mi porge un caffè e mi dice, con compassione: “Te l’offro io”.

Torno al mio posto e ripenso a tutta la scena.

Mi metto le cuffie. Cerco Ivano Fossati con “La Musica che Gira Intorno“. Quella che inizia con: “Per niente facili, uomini così poco allineati…”.

Penso – e dovreste pensarlo anche voi – che quando avete il Fatto sottobraccio o siete sul sito de il Fatto, c’è qualcuno che vi giudica contro.

Mi si stampa un sorriso ebete che mi dura fino a Firenze Santa Maria Novella.

Nessuno, volendo sgridarmi, se non proprio insultarmi, mi aveva fatto un complimento così bello.

Il mio misero blog va in vacanza. Lo dico soprattutto al Signore Molto Elegante. Così non Le viene il sangue amaro durante l’estate.

Spero di ritrovare tutti voi, Donne e Uomini così poco allineati, a settembre.

Per me, credetemi, è stato un vero piacere e un onore essere ospitato qui.

Giusto per capire, e mettermi un po’ avanti col lavoro, piace a tutti la pizza?

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