“Un datore di lavoro onesto vi dirà che è meglio assumere personale di bell’aspetto. Le persone attraenti tendono a fare una prima impressione migliore sui clienti, ottenere più contratti e guadagnare di più”. Con queste parole Greg Hodge, amministratore delegato di BeautifulPeople.com, si è difeso dalle critiche che sono piovute su uno dei siti di incontri più discusso degli ultimi anni.

Il cartello "cercasi ragazza bella presenza anche senza esperienza" comparso a Pordenone

Beautifulpeople.com promette a persone belle di conoscere altre persone belle. Può garantire questo servizio con un efficientissimo staff che scova ed espelle i brutti che si nascondono tra i suoi 750.000 membri. E ora intende lanciare una sezione esclusivamente dedicata al mondo del lavoro. In sostanza, un’agenzia di collocamento solo per belli. Dove i dipendenti potranno caricare il loro curriculum e, naturalmente le loro foto. “La maggior parte dei nostri membri percepiscono alti stipendi e hanno lavori appaganti” aggiunge Greg Hodge. Ma se qualche bell’iscritto al sito fosse in cerca di lavoro, Beautifulpeople.com può metterlo in contatto con “potenziali datori di lavoro”.

La blogger Jes M. Baker ridicolizza le richieste del marchio Abbercrombie&Fitch

L’annuncio, in odore di discriminazione, ha scatenato diverse polemiche. Ma pare che ci siano già diverse aziende e professionisti interessati a questo servizio. Sassi Holford, designer di abiti da sposa londinese, ha dichiarato al Telegraph che potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di assumere personale attraverso questo servizio, specificando subito: “Scelgo le persone del mio staff non solo perché sono attraenti, ma devono essere anche professionisti eccellenti”. Aggiungendo però che “le spose vogliono sentirsi belle il giorno del loro matrimonio, quindi l’intera esperienza di acquisto deve contribuire ad accrescere la propria sicurezza e farle sentire all’interno di un mondo attraente e glamour. Hanno bisogno di entrare nell’ottica della bellezza e delle consulenti di bell’aspetto possono aiutarle”. Beutifulpeople.com vuole creare un business da una tendenza che è ormai diffusa.

Insomma, la bellezza aiuta, anche sul lavoro. Nulla di nuovo. Ma che sempre più spesso persone normali, con qualche difetto o solo qualche chilo in più siano discriminate per il loro aspetto è purtroppo una realtà. Molti datori di lavoro preferiscono dipendenti esteticamente piacenti. C’è chi, con finta ingenuità, cerca una commessa che sia una “ragazza bella anche senza esperienza”, come è successo tempo fa a Pordenone.

E c’è chi ne fa una religione come il marchio di moda Abercrombie&Fitch che “non vuole clienti grassi nei suoi negozi” e secondo le ultime accuse di una ex dipendente obbligherebbe le commesse in carne ad indossare abiti da uomo.

Per fortuna alla dittatura della bella presenza c’è chi si ribella. Come la curvy blogger Jes M. Baker che si è fatta ritrarre strizzata proprio in una maglietta taglia large di Abercrombie & Fitch, abbracciata a un modello muscoloso e attraente. Attractive and Fat.

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