Indagine a Salerno sui rimborsi elettorali della lista civica Campania Libera, che ha sostenuto Vincenzo De Luca, attuale sindaco e viceministro dei Trasporti, durante le elezioni regionali del 2009. Il pm Maurizio Cardea ha aperto un fascicolo per verificare come siano stati spesi 270mila euro che Campania Libera ha ottenuto come finanziamento dal Pd e 604mila euro che la lista ha ricevuto come rimborsi elettorali. L’inchiesta parte da una denuncia presentata dall’ex consigliere comunale di Salerno e segretario provinciale della Cgil, Fausto Morrone, ascoltato dal pm dieci giorni fa. Al momento non ci sono iscritti nel registro degli indagati.

Un’inchiesta si apre, un processo si potrebbe chiudere con un’assoluzione per De Luca. Il pubblico ministero ha infatti chiesto in tribunale a Salerno che cadano tutte le accuse nei confronti del sindaco di Salerno e degli altri imputati per il caso della delocalizzazione della Mcm, Manifatture cotoniere meridionali. La vicenda risale ai primi anni Duemila, quando la Mcm, di proprietà di Gianni Lettieri, ex presidente degli industriali di Napoli e ora consigliere del Pdl a Napoli, fu trasferita da Fratte a Mercatello; sarebbe stata illegale, in particolare – secondo l’iniziale ipotesi d’indagine – la variante urbanistica adottata per la delocalizzazione e la riqualificazione dell’area. Quattordici gli imputati, accusati a vario titolo di falso e truffa, per i quali è stata chiesta l’assoluzione: tra loro, oltre a Lettieri e De Luca anche l’ex sindaco di Salerno Mario De Biase. Secondo il pm Vincenzo Montemurro non ci sono elementi per ritenere gli imputati responsabili dei reati di cui sono accusati. La prossima udienza è fissata per il 17 luglio, quando gli avvocati del collegio difensivo termineranno le loro discussioni. Nello stesso giorno verrà pronunciata anche la sentenza.

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