Fischi e contestazioni dalla platea dell’assemblea di Confcommercio all’indirizzo del ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato nel momento in cui ha cominciato a parlare dell’aumento dell’Iva. “Vorrei essere qua per dire che non la aumenteremo ma non è che non voglio, non lo non posso al momento fare. La decisione di aumento non è stata presa dal mio governo, il corrispondente gettito dall’incremento è già dentro il bilancio” ha sottolineato. “Va bene, forza, continuo il mio intervento – ha proseguito Zanonato -. Spieghiamoci, cerchiamo di capirci figuratevi quando mi piacerebbe … ma l’incremento di gettito è già in bilancio, occorre trovare altri soldi tagliando la spesa… mi scuso – ha replicato al rumoreggiare dei commercianti – se in 40 giorni non abbiamo risolto problema”. Applausi invece al ministro nel passaggio sul “paradosso” dell’Imu applicata agli immobili strumentali. 

Alla platea di commercianti il ministro ha detto che prossimi interventi del governo si concentrano in “quattro tappe fondamentali. Entro giugno vareremo un dl per gli interventi urgenti dell’economia, per riattivare il circuito del credito, per stimolare gli investimenti delle imprese, per ridurre il costo dell’energia e semplificare il quadro regolatorio. Più complesso e articolato sarà invece uno specifico ddl che puntiamo a presentare al Parlamento entro fine del mese. E sempre entro giugno – ha aggiunto – il governo varerà un importante provveddimento sul lavoro, per contrastare soprattutto la disoccupazione giovanile”. Quarto e ultimo filone indicato da Zanonato è la revisione della tassazione sugli immobili, che sarà completata a settembre.

”La piccola impresa è quella maggiormente esposta alla perdurante debolezza della domanda. Sostenere le piccole imprese e il commercio è per noi uno snodo decisivo per rilanciare la crescita in Italia” ha sottolineato il ministro. “Il governo ha il compito di trovare una terapia concreta però non dobbiamo dimenticarci della situazione di scarsità di risorse. La recente uscita dalla procedura di infrazione Ue offre importanti opportunità. Ma i margini di manovra che avremo soprattutto il prossimo anno rimangono limitati”, ha aggiunto Zanonato, sottolineando la necessità di intervenire per ottenere un “massimo stimolo a domanda e occupazione agendo sulla spesa pubblica”.

Della questione Iva e le risorse necessarie per evitarne l’aumento Zanonato aveva parlato anche questa mattina: “Bisogna trovarle, bisogna trovarle. Tutti lo dicono, ma nessuno dice dove”. Le due strade migliori sono “tagliare gli sprechi, ma non si fa in pochi minuti, e combattere l’evasione fiscale, ma anche questo è un processo lungo”. Sulla scelta di un rinvio dell’aumento o di una sua definitiva cancellazione il ministro ha spiegato che “è possibile immaginare di rinviare, molto più complicato decidere di eliminare. Con Saccomanni si sta lavorando percercare in tutti i modi di evitare l’aumento dell’Iva”, ma l’annuncio dell’incremento dell’aliquota “è stata una condizione fondamentale” per uscire dalla procedura di infrazione Ue: “Non dimentichiamoci che è stata una condizione per uscire da una situazione di particolare crisi”.

Articolo Precedente

M5S, più che politica la questione si fa psicoanalitica

next
Articolo Successivo

Come Maroni ha ucciso la Lega

next