“We are young” e abbiamo detto tutto. Il titolo del pezzo più ascoltato della band dei Fun., contenuto nell’album Some nights (2012) che li ha resi popolari a livello mondiale, sarà la hit d’apertura della 18esima edizione di “Ferrara sotto le stelle” che proprio il 12 giugno alle 21 (26 euro più diritti di prevendita) ospita sul palco di piazza Castello, a due passi dalla storica reggia degli Estense, il primo grosso nome dell’edizione 2013.

Dopo l’anno funesto del terremoto che si è preso il primo piano della cronaca e ha poi annullato note e strofe di mezza kermesse nell’estate del 2012, l’appuntamento musicale ferrarese che sa dosare pop e autorialità, rock ed elettronica, si ripresenta in tutta la sua singolarità proponendo dopo i genietti di New York altre quattro date da mettere in agenda: il 28 giugno i Baustelle con l’Ensemble Symphony Orchestra; il 5 luglio i The Black Angels; il 9 luglio The Vaccines; l’11 luglio gli Arctic Monkeys; il 26 luglio i Sigur Ros.

Del trio Nate Ruses, Andrew Dost e Jack Antonoff, definiti da una rivista di settore “i Queen che passano l’aspirapolvere fatti di Lambrusco” si ricordano: il Grammy Awards 2013, la clamorosa serata in cui hanno suonato – con buona pace degli Wilco – per la rielezione bis del presidente americano Obama, il milione di copie venduto solo negli Usa del secondo album Some Nights.

Dopo di loro toccherà ai Baustelle (28 euro), la band toscana che ha creato un proprio universo estetico inconfondibile, pieno di melodie ariose che stemperano liriche spiazzanti, ironiche e spesso amare. L’accompagnamento di un’orchestra di 40 elementi rende la data ferrarese un’occasione imperdibile per ripercorrere il percorso musicale della band italiana più importante degli ultimi anni.

Il 5 luglio è la volta dei The Black Angels (15 euro). Unica data italiana per la cult-band di Austin, ai vertici del movimento neo-psichedelico statunitense. Nome “rubato” ai Velvet Underground e radici che affondano nelle trame lisergiche di Doors e 13th Floor Elevator, la band texana rielabora con originalità il suono incandescente degli anni Settanta con riff viscerali e lunghe suite ipnotiche.

Il quartetto londinese The Vaccines suonerà il 9 luglio (18 euro), appena 72 ore dopo l’apertura del concerto dei Rolling Stones ad Hyde Park, Un progetto musicale che coniuga l’urgenza del power-pop adolescenziale a influenze rock’n’roll anni ’50, garage e punk. Immediatezza e impatto unici nel loro genere, brani brevi e fragorosi, ma soprattutto melodie orecchiabili.

Il concerto più esoso della rassegna, 32 euro, giovedì 11 luglio alle 20.30, è degli Arctic Monkeys, band salita alla ribalta grazie al passaparola sul web, il quintetto di Sheffield è giunto al successo planetario grazie ad una continua evoluzione stilistica e compositiva, caratterizzata da un mix di melodie scanzonate e testi maturi e introversi. L’apertura del concerto sarà affidata alle melodie sixties di Miles Kane, alter ego di Alex Turner nei Last Shadow Puppets.

Finale col botto per i Sigur Ros il 26 luglio. La band islandese che non ha più bisogno di rappresentazioni è una prodigiosa anomalia del panorama musicale contemporaneo. Il suo universo sonoro è fatto di lunghe suite rarefatte, ritmi rallentati, una vocalità insieme ancestrale ed aliena, trame evocative ed impalpabili ed esplosive progressioni elettriche.

 

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