Non so se vi potrà mai capitare che un amico vi regali un’aragosta, un chilo di maestosa bellezza, che con orgogliosa vitalità mi ha subito ricordato la fortuna di vivere dove vivo: lontano dalle calde acque equatoriali, che rendono molli le bianche carni, e lontanissimo dai freddi mari nordici che le rendono grasse oltre misura.

Le nostrali, pescate fra i sessanta e gli ottanta metri nei pressi di una fortunatissima secca fra la Corsica, la Sardegna e l’isola d’Elba, ovviamente segreta, per profumazione creano stati di turbamento olfattivo, con conseguente abbondantissima salivazione.

Ma la mia fortuna non finisce nel regalo subìto, ma anche nel lavorare dove lavoro. Perché sopra la mia vecchia cucina sobbolliva un minestrone di verdura primaverile, senza i cavoli e senza fagioli, ma dove, oltre l’ovvio, primeggiavano molti fagiolini, patate e basilico. Dall’altra parte qualcuno aveva appena finito di frullare un meraviglioso passato di pesce, assolutamente più simile a un piccante brodetto livornese che ad altro; piccoli scorfani e triglie avevano fatto la loro parte nel renderlo profumatissimo di quelle indescrivibili fragranze.

Deciso come avevo di mangiarmi il crostaceo, fuori da ogni regola, rigirandolo pochi minuti una volta diviso in due parti simmetriche dentro una teglia con un’untuosa salsa livornese di tiratissimo pomodoro pelato aglio, prezzemolo e peperoncino, l’ho accompagnato morso dopo morso da fette di pane abbrustolito. Ricordando a chi sedeva al mio tavolo che in famiglia chiamiamo questa violenta cottura “Cacciucco imperiale“, ho evitato di succhiare le chele per poi aprirle e ripulirle facendo cascare quella bontà nella sugagna avanzata dove, aggiungendo un mezzo romaiolo prima di minestrone e poi di passato di pesce, ho risaltato delle tagliatelle all’uovo.

Sì, ogni tanto mi riconosco come cuoco e in cuor mio ne sono molto felice, con tutto questo fortunato senso di libertà che il mio privilegiato mestiere mi concede. Gli amici vegetariani, saltando l’aragosta e il passato di pesce, si possono accontentare della salsa e del minestrone che uniti a qualche buona alga potrebbe forse dare una buona profumazione marina.
Ma questo, non mi è ancora capitato di sperimentarlo.

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