L’esercito di Silvio arriva tra i banchi di scuola. Tutti uniti per difendere il Presidente Berlusconi. Per entrare nell’esercito della Libertà basta avere 16 anni, amare il Cavaliere, riconoscersi in lui, nei suoi ideali e nel suo operato.

In Italia l’arruolamento sarebbe già realtà in alcuni licei del Sud Italia. La conferma arriva direttamente via Facebook dallo studente 19enne Alessandro Bertoldiil più giovane dei promotori delle truppe pronte a difendere il presidente Berlusconi e sostenerlo nella “Guerra dei Vent’anni”: “Ci sono moltissimi studenti (sempre maggiorenni) che hanno aderito. Per ora non so darti un numero, con la settimana prossima posso essere più preciso. Abbiamo usato solo il sito per ora, niente di cartaceo”.

Bertoldi sulla sua fede al Cav non ha dubbi: nel sito dell’esercito si presenta ritratto in una foto abbracciato al Presidente. E aggiunge: “Quando oltre un anno fa ho avuto l’onore e il piacere di conoscere ad Arcore il Presidente Berlusconi mi sono reso conto che non avevo sbagliato a considerarmi berlusconiano sin da quando avevo 13 anni, ma anzi mi son reso conto di aver creduto in un Uomo a dir poco straordinario (…). Grazie di tutto Presidente! Ora voglio combattere per te”.

L’enfant commandant delle milizie azzurre, ha aderito anche con il movimento ufficiale degli studenti medi del Pdl (Vis, voce dell’Italia studentesca) da lui guidato.

A chi chiama l’esercito di Silvio, intanto, per chiedere informazioni sull’adesione da parte delle scuole i promotori non nascondono di essere “in contatto con alcuni istituti. In questo momento, nel giro di una settimana abbiamo fatto una raccolta rapida di email e di candidature: ci stiamo organizzando. Abbiamo alcuni docenti con i quali siamo in contatto che ci hanno chiesto se  l’istituto potesse far parte o comparire in qualche modo ma in questo momento al di là di quella che è la messa in utile delle 17 mila registrazioni, non abbiamo avuto il tempo di fare altro”. Agli studenti che secondo i promotori possono far girare il modulo a scuola, è consigliato di aderire singolarmente “e poi magari potete portare una bandiera della scuola” .

Una sola raccomandazione dall’esercito: “Per aderire al movimento bisogna avere 16 anni ma se uno si porta un amico come la famiglia si porta i figli, non c’è niente di male”. Mi viene solo una domanda: chissà che ne pensa il ministro dell’istruzione Maria Chiara Carrozza?

Ciò che è certo è che ai miei ragazzi non parlerò di arruolamento, di reggimenti, di guerre e di comandanti ma dell’articolo 11 della Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra”.

 

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