Altri 123mila posti di lavoro a rischio nel 2013, dopo i 674mila persi in 5 anni: tra 2008 e 2014 il Paese ha perso il 2,4% di occupazione, il 6% di Pil, il 4,3% di consumi famiglie, il 20% degli investimenti. E’ l’allarme lanciato dal rapporto Cisl sull’Industria.

“Oggi è il 2 giugno, una ricorrenza importante. Ma c’è poco da festeggiare – dice il leader Cisl Raffaele Bonanni – Dati così drammatici” sul lavoro che “possiamo aggiungere solo che rischiamo di diventare una Repubblica fondata sul non lavoro”. Quindi Bonanni avverte: “Occorre uno choc fiscale, un provvedimento straordinario per dimezzare le tasse, far ripartire la nostra economia, sollevare i salari ed i consumi”.

Possiamo uscire dalla crisi, dice il segretario generale della Cgil, “se ci sarà, come ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Napolitano l’impegno di tutti e il massimo della coesione nazionale”. “Nello stesso tempo, aggiunge Bonanni, “occorre incentivare fiscalmente la creazione di nuovi posti di lavoro”.

“Sarà questa la richiesta forte che faremo al Governo – anticipa Bonanni – nel corso del nostro Congresso della Cisl e nella manifestazione unitaria che abbiamo programmato il 22 giugno a Roma”.

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Cgil: “Occupazione ai livelli pre-crisi? Ci arriveremo, forse, nel 2076”

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