Gianni Alemanno chiude la sua campagna elettorale per le comunali a Roma al Colosseo in compagnia di Silvio Berlusconi, Francesco Storace e Giorgia Meloni. Il sindaco uscente rivendica “la legalità” come risultato ottenuto: “Un diritto che solo noi abbiamo provato ad imporre in città”. Nessun riferimento agli errori e agli arresti, ai neofascisti nelle municipalizzate. “Sulla selezione della classe dirigente si può e si deve fare meglio”, si lascia sfuggire la Meloni. Alemanno si indispettisce con il cronista del Fatto: “Altre domande?”. Fabrizio Cicchitto: “Nessun imbarazzo e lei è un provocatore”  di Nello Trocchia

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