Nelle ultime due tappe Lombarde del ‘tutti a casa tour’ per le prossime amministrative, Beppe Grillo (M5S) lancia la scalata all’elettorato del Pd, un partito che, a suo dire, “non esiste più”. L’appuntamento con le prossime politiche non dovrebbe tardare, “ottobre al più tardi”, sostiene il leader dei cinquestelle: “E allora saremo noi e il nano: ne rimarrà solo uno”. Dal palco i messaggi all’elettorato di centrosinistra arrivano a più riprese. Prima la provocazione: “I delusi del Pd non diventeranno grillini. La loro è una religione, al massimo si diventa atei”. Poi i toni cambiano, perché la ‘vocazione maggioritaria’ del M5S è a caccia del 51%, e Grillo sa che i voti vanno raccolti soprattutto tra coloro che non hanno digerito il governo delle larghe intese. “Abbiamo le stesse idee”, spiega di fronte alla piazza di Cinisello Balsamo, alle porte di Milano, e invita il popolo democratico a stracciare la tessera. Mezz’ora dopo è a Brugherio, dove gli astanti applaudono sotto la pioggia. “Scuola pubblica, sanità pubblica, wifi gratuito, rinnovabili”. Sono questi i punti che secondo Grillo porteranno i delusi del Pd a votare per il suo movimento. Perché, dice lui, “le idee non sono né di destra né di sinistra. O sono buone, o sono stronzate”  di Franz Baraggino

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