Trovare un’azienda che assume di questi tempi non è affatto scontato. La Ferrari lo fa, e per giunta con un massiccio programma che prevede l’ingresso in fabbrica di 250 nuovi lavoratori entro fine 2013. Un annuncio dato da Luca Cordero di Montezemolo: “Credo che puntare sulle risorse umane sia una segnale importante che diamo al nostro Paese in questa difficile fase economica”, ha spiegato il numero uno del Cavallino rampante per poi coniare lo slogan “Formula uomo”, un modo per sintetizzare l’attenzione che Ferrari dà ai propri dipendenti, in termini di formazione (3 milioni di euro l’anno di corsi), welfare aziendale e premi. Una scelta, quella delle assunzioni, dettata dall’esigenza di spingere al massimo l’acceleratore nella produzione di motori, soprattutto i propulsori della due nuove Maserati prodotte a Grugliasco, la 4 porte e la Ghibli. Per la casa di Maranello si tratta di un incremento di poco meno del 20% della forza lavoro, se si considerano solo gli operai. Numeri importanti anche se messi a confronto con i 3mila dipendenti complessivi, impiegati inclusi.

“Stanno scegliendo il personale prevalentemente attraverso agenzie interinali, in azienda ci sono già i primi contratti di somministrazione – spiega Claudio Mattiello della Fim-Cisl di Modena – Poi ovviamente la tendenza sarà quella di internalizzarli e noi chiediamo proprio questo. Per il momento però non c’è nessuna data entro il quale queste persone diventeranno dipendenti Ferrari a tutti gli effetti”. Ferrari spiega che, sui 250 ingressi annunciati, 30 sono trasferimenti in arrivo dalla Maserati e effettivi già da alcuni mesi, i restanti 220 invece stanno entrando gradualmente in azienda prevalentemente attraverso un periodo di prova con contratti stipulati da agenzie interinali come Randstad e Adecco. “Superata la valutazione iniziale avranno tutti un contratto a tempo indeterminato”. Le assunzioni sono permesse dagli ottimi risultati che Ferrari sta ormai inanellando anno dopo anno: nei primi tre mesi del 2013 le vetture vendute sono aumentate del 4% rispetto ai 12 mesi precedenti, così anche i ricavi (+8%) e l’utile netto (+36%).

Critiche durissime arrivano invece dalla Fiom: “Montezemolo è molto bravo con i suoi spot mediatici ad uso dei giornalisti di mezzo mondo – attacca Elvis Fischietti, attivista Fiom-Cgil da tempo in rotta di collisione con l’azienda – Resta il fatto che tutti i nuovi assunti, come dopo tutto anche i vecchi dipendenti, non potranno scegliere liberamente il proprio sindacato. La Fiom non è ammessa in fabbrica e Ferrari ci sta facendo in ogni modo la guerra. La realtà è che qui da tempo non c’è più né libertà né democrazia”. Resta interlocutoria invece la situazione dell’altro marchio del super lusso del gruppo Fiat, la Maserati di Modena. “La produzione è scesa da 30 auto al giorno a 22 – spiega l’Rsu Fiom (non riconosciuta) Giuseppe Violante – Delle quattro linee di produzione ce ne sono solo due a pieno regime, e producono vecchi modelli. Una terza entrerà in funzione fra pochissimo con l’inizio della produzione della nuova Alfa 4C. La quarta resta chiusa. In passato abbiamo lanciato l’allarme, perché lo stabilimento rischia lentamente di svuotarsi. Siamo ancora preoccupati, nulla è cambiato e invitiamo tutti a tenere alta l’attenzione sulla Maserati”.

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