L’estate è alle porte e, come ogni anno, il calendario si preannuncia ricco di concerti imperdibili. Quest’anno, è il caso di dirlo, c’è l’imbarazzo della scelta, nonostante – anche a causa della crisi – siano saltati appuntamenti importanti come l’Heineken Jammin’ Festival, il Gods of Metal, il Rock in IdRho e l’Indipendent Day.

Del resto, al giorno d’oggi, il 75% degli utili per le band arrivano proprio dall’attività dal vivo e considerando lo stile di vita delle rockstar (case e auto lussuose, famiglie allargate da mantenere) gli impegni sui palchi diventano imprescindibili. La gente, inoltre, non acquista più dischi e il bisogno di pecunia, nonostante i milioni di album venduti in passato, rimane immutato, soprattutto quando si ha il bisogno di lussoGli artisti, dunque, si riappropriano della strada, le agenzie turistiche ne approfittano e il pubblico aspetta impaziente.

A farla da padrona nel Belpaese è Roma, che in controtendenza col resto d’Italia, offre un programma pieno zeppo di star internazionali: il prossimo 29 maggio si inaugura quello che va affermandosi come il principale Festival Rock d’Italia, il Postepay Rock in Roma.

Grazie all’esperienza delle passate edizioni, la novità principale quest’anno riguarda il tentativo degli organizzatori di rendere più agevoli gli spostamenti per le migliaia di fan che accorreranno agli eventi, e risolvere così gli annosi problemi logistici e di traffico che avevano reso poco agevoli le passate edizioni. Grazie a un accordo con Trenitalia sarà possibile raggiungere il festival dalle maggiori città italiane in Alta velocità con sconti fino al 40%. Chi acquisterà un biglietto per uno dei concerti avrà diritto a uno sconto sul biglietto di viaggio delle Frecce. Inoltre, per i concerti di maggiore affluenza, il Festival mette a disposizione gratuitamente alcuni treni metropolitani che alla fine di ciascun evento viaggeranno tra le stazioni di Capannelle (vicina all’Ippodromo), Ciampino e Roma Tiburtina.

La manifestazione, presentata nella Sala delle Bandiere presso il Campidoglio a Roma,  a detta dei direttori artistici, Sergio Giuliani e Maxmiliano Bucci, sarà “la più prestigiosa di sempre”, con 18 appuntamenti live, con “le migliori rockstar mondiali e il meglio della musica italiana”: ci saranno inoltre tre palchi, delle vere e proprie “arene modulate”, con un’area principale da circa 32 mila posti e altre due di cui una con capienza di 10 mila posti, l’altra tra i 10 e i 22 mila posti.

Ad aprire saranno i My Bloody Valentine, gruppo britannico tra i massimi innovatori del Pop psichedelico chitarristico, che si esibiranno all’Ippodromo delle Capannelle. Nei mesi di giugno e luglio, invece, il programma prevede le performance di artisti del calibro di Neil Young&Crazy Horse, il cui concerto sarà aperto da Devendra Banhart (26 luglio), Bruce Springsteen and The E-Street Band, in occasione del quale sarà allestito un apposito palco, nel prato fra le piste dell’Ippodromo, con capienza di 32.000 posti (11 luglio); Mark Knopfler (13 luglio), gli Arctic Monkeys (10 luglio); i Deep Purple (22 luglio); i Green Day (5 giugno), i KoRn (25 giugno), Rammstein (9 luglio) e Smashing Pumpkins + Mark Lanegan (14 luglio) fino alla superband di Thom Yorke, gli Atoms For Peace (16 luglio); Sigur Ros (28 luglio) e i Blur (29 luglio).

Un evento che l’anno scorso ha raggiunto gli 8 milioni di fatturato e che quest’anno gli organizzatori si augurano di superare per poi “trovare capitali per realizzare finalmente, anche  a Roma, un’arena di concerti invernale”. 

 

Articolo Precedente

Petrina, le contaminazioni musicali del nuovo disco

next
Articolo Successivo

Nell’interiorità del folk pop: Nicolas J. Roncea presenta Old Toys

next